In uno dei punti più alti e suggestivi della città nell’imponente Castel Sant’Elmo collocato a 250 sul livello del mare, vanno in scena molti spettacoli del ricco programma dell’ottava edizione del Napoli Teatro Festival Italia, che durerà fino a domenica 28 giugno. C’è un via vai di pubblico, artisti, compagnie teatrali, giornalisti che, dalle due funicolari del Vomero, salgono per arrivare alla Piazza d’Armi, dove si può godere una vista mozzafiato del golfo di Napoli e dell’intera città, con la sua fitta morfologia di strade e vie. Simbolo di questo Festival è proprio la Piazza d’Armi con il suo bello e funzionale palcoscenico capace di contenere oltre 400 posti allestito dai bravissimi tecnici del Festival. “Da anni Castel Sant’Elmo si è aperto alla ricerca contemporanea – sottolinea Angela Tecce, direttore del Castello – ed in questo ambito la spinta alla sperimentazione teatrale rappresenta un importante tassello che, insieme alla musica, costituisce la cifra culturale di un monumento affacciato sulla città e sempre più visitato dai cittadini e dai turisti. Di questa vocazione è senz’altro testimonianza – continua Tecce – l’inaugurazione nel 2010 del Museo Novecento che ripercorre la storia dell’affermarsi dell’arte d’avanguardia nella capitale partenopea. Inoltre la definizione museo in progress si è andata sostanziando con il concorso dedicato ai giovani artisti che ha arricchito il castello di importanti istallazioni e siti specifici,oltre a quelli già noti come l’elmo di Paladino”.
Fiore all’occhiello del patrimonio artistico di questa città, Sant’Elmo con la sua grandissima Terrazza dove si è “accarezzati” dal vento e si è circondati dai tanti riflessi di luce naturale nelle tarde ore pomeridiane che solo un Belforte può offrire. Ed è nello spazio Panorama che vengono ospitate le tante letture con “Dediche alla città di Napoli”, interpretate da attori e attrici di cinema e di teatro, come Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Solarino, Ascanio Celestini, Laura Morante, Isabella Ragonese, Michele Placido, Antonella Stefanucci. Senza dimenticare anche autori dei testi come Mimmo Borrelli, Peppe Lanzetta, Marco Baliani, Fausto Paravidino. Un percorso letterario di scrittori e scrittrici che raccontano la storia ma anche “un modo per entrare dentro le pieghe di una città – scrive il regista Fabrizio Arcuri – ricca di tante risorse per esaltarne la vitalità e la storia, per rintracciare dei punti di fuga e nuove prospettive”. Un modo anche per ritrovare ed ascoltare quelle belle costruzioni narrative operate da scrittori e scrittrici che hanno dato lustro alla nostra città e alla nostra Italia. Pure l’accompagnamento musicale è affidato a grandi artisti e musicisti. Il progetto è di Marco Balsamo, curato da Patrizia Bologna, la regia di Fabrizio Arcuri. Oggi è ancora di scena Valeria Solarino con “Visioni d’interni napoletani”, alle 19, che legge la benamata Anna Maria Ortese. Il prossimo appuntamento il 17 e 18 giugno con “Cani”, uno scritto inedito di Fausto Paravidino interpretato da Isabella Ragonese. Il Napoli Teatro festival, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, al primo anno senza la direzione artistica, sta proponendo un programma di qualità nella sua complessiva ed eterogenea offerta di spettacoli, nata da una progettazione a due mani, se così si può dire, in parte dovuta a Luca De Fusco, direttore artistico dimissionario dallo scorso marzo 2015, ed in parte definita dall’ufficio organizzativo della Fondazione che ha integrato il cartellone su indicazioni del Consiglio d’Amministrazione.
Insomma il Festival affina sempre più la sua identità, metafora ed intreccio dei diversi linguaggi ed espressioni artistiche, dalla drammaturgia classica a quella contemporanea e sperimentale, dalla danza alla musica. Sessantadue spettacoli prodotti e rappresentati nei 26 giorni di programmazione, con 32 “prime”di cui 11 presentate da compagnie straniere. Trenta gli allestimenti del Fringe, il festival parallelo dedicato alle compagnie indipendenti, quest’anno per la prima volta curato direttamente dalla Fondazione Campania dei Festival; complessivamente 8 teatri della città coinvolti. Ed infine rappresentazioni nel secondo luogo emblematico, come la Mostra d’Oltremare. A Castel Sant’elmo sono stati allestiti ben cinque spazi teatrali, e c’è anche quello dedicato al dopo festival, nella consuetudine del NTF, con serate al chiaro di luna tra pubblico, artisti ed ospiti, animate da spettacoli, musica e drink nella suggestiva cornice tufacea di Castel Sant’Elmo.
La danza è presente con sei spettacoli, oltre a Paco Décina, Russia di Marcos Morau, Afrodita y eljuicio de Paris, spettacolo evento dei catalani de La Fura delsBaus, mentre mercoledi 17 giugno, ore 21,30 nella piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo, arrivano per la prima volta al Napoli Teatro Festival i Ballet Black, la compagnia di danza nata nel 2001, di Cassa Pancho, ex danzatrice e ora direttore artistico. Con Ballet Black è riuscita a realizzare il suo sogno nel cassetto: portare i ballerini di colore a ballare sulle punte e creare modelli stilistici adatti a giovani danzatori di discendenza africana e asiatica. Sempre mercoledì 17 giugno, ore 21,30, ma al Teatro Mercadante è in scena Extremalism il corpo in rivolta ideazione e coreografia di Emio Greco e Pieter C. Scholten. Due compagnie di danza internazionali, il Ballet National de Marseille e l’ICKamsterdam, insieme, complessivamente trenta danzatori, celebrano il ventesimo anniversario della collaborazione dei coreografi Emio Greco e Pieter C. Scholten in Extremalism.
Tra gli spettacoli in scena si segnalano Rituccia, l’omaggio che Fortunato Calvino ha dedicato ad Eduardo De Filippo e alla sua grande Napoli milionaria, si potrà vedere il 16 alle 21,30 al Teatro Nuovo. Mentre Cassandra – Festa di nozze variazione sul mito n. 2 è lo spettacolo firmato da Laura Angiulli con tre attrici diverse che interpretano lo stesso personaggio, appunto Cassandra. In scena anche la cantante jazz Maria Pia De Vito (Galleria Toledo, 16 e 17 ore 19). Ancora Malacqua, testo di Nicola Pugliese messo in scena da Armando Pugliese (fratello dello scrittore). Un libro che racconta quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa di un evento straordinario (Teatro Politeama 17 giugno ore 21, 18 giugno ore 19). Ed ancora lo spettacolo Millesimi Un intrigo a palazzo di Marco Mario De Notaris, un testo grottesco e surreale che andrà in scena al Castel sant’Elmo Sala dei Cannoni (18,19 giugno ore 20). Il regista lirico Riccardo Canessa firma la sua prima regia di prosa, Villa Rhabani, testo di Thornton Wilder ambientato a Capri che vedrà protagonista, ma questa interprete di prosa, il soprano Raina Kabaivanska (Teatro Nuovo 19 giugno ore 20, 20 giugno ore 19). Ed ancora tanti spettacoli di qualità della rassegna del Fringe.
Non perdete occasione di visitare dunque il Castel Sant’Elmo e di assistere alle numerose rappresentazioni in scena nei cinque spazi del Castello e nei numerosi luoghi e teatri della città di Napoli.