Antonio Troise
Una nuvola di fumo e di polvere bianca sulla strada “sgarrupata”, fra due fila ininterrotte di insegne. Tutte in cinese: il ”supermarket” a cielo aperto dell’impero giallo, nel cuore della metropoli. Napoli, zona Est, quartiere di industrie e di operai all’epoca dello Stato-imprenditore. Oggi, una distesa di capannoni abbandonati e cancelli chiusi. Così è un miraggio quell’astronave di vetro e cemento atterrata nel campus universitario di San Giovanni. E’ qui che nasce qualcosa di inaspettato, una piccola piccola Silicon Valley in salsa napoletana, una palestra di giovani talenti, almeno trecento. Gli “operai” del terzo millennio indossano le tute casual della rivoluzione digitale e hanno sostituito il lavoro alla catena di montaggio con i calcoli e gli algoritmi del codice binario che scorre sugli schermi dei pc.
E’ qui che Luigi Nicolais, scienziato di rango, ex presidente del Cnr, ha fatto nascere “Materias”. Obiettivo: trasformare la ricerca scientifica, quella di base, in brevetti che diventano prodotti industriali e business. Al mondo ne esistono solo sei di aziende come questa. L’Accademia delle scienze cinesi ha già siglato un accordo con la start up napoletana e sta pensando di trapiantarne il modello a Hong Kong. Materias sta “incubando” almeno 25 progetti. Tre hanno già fatto il gran salto nel mondo dell’industria: c’è chi ha venduto all’Adidas il brevetto di una schiuma a densità variabile per le scarpe sportive. Chi ha inventato microaghi per evitare ai bambini il dolore delle punture. E chi ha sviluppato un cemento armato a prova di crolli, con un’anima di acciaio controllabile a vista. L’ultima idea è di un polimero a prova di batteri: con le sue fibre possono essere creati abiti in grado di proteggere medici e pazienti dalle infezioni che circolano negli ospedali. O, anche, dalle radiazioni.
Una rivoluzione. “A San Giovanni sta facendo le sue prove il Sud che non vuole assistenza, che si rimbocca le maniche e che è in grado di attrarre i giovani che hanno studiato all’estero”, sussurra un po’ emozionato Nicolais. Ai piani superiori del Campus ci sono le accademie di Apple e di Cisco. I centri di ricerca di Deloitte e Tim. E’ il primo germoglio della Napoli Est del Terzo Millennio. Bit al posto di bulloni, un hub dell’innovazione al posto dell’assistenza e dei sussidi. Giusto per smentire i soliti luoghi comuni.
fonte: Quotidiano Del Sud, l’Altra voce dell’Italia