Potrebbero essere finalmente ad una svolta le indagini sull’omicidio di Antonio Barbieri. Come si ricorderà, il giovane era stato ferito in un agguato sabato scorso, a Corigliano Rossano. E’ morto ieri mattina all’ospedale di Cosenza dove era ricoverato in condizioni gravissime. Il procuratore di Castrovillari dice di avere comunque “le idee chiare su quello che è successo”.
L’agonia di Antonio Barbieri è durata quattro giorni. Ma i medici avevano subito giudicato le sue condizioni gravissime. Il 26enne era stato raggiunto alla testa da due colpi di pistola a Corigliano Rossano il 12 gennaio scorso.
E’ morto all’ospedale Annunziata di Cosenza dove era ricoverato.
Una storia che ha tanti lati tutti da scoprire. Infatti, per il per il giovane, è stato fatale il rientro in Calabria dalla Germania, dove si era trasferito da alcuni mesi in cerca di lavoro.
Forse qualcuno aspettava solo l’occasione giusta per colpirlo. Ma sul movente gli inquirenti non si sbilanciano e non confermano nessuna pista, neanche quella che vorrebbe l’omicidio legato ai piccoli precedenti per droga di Barbieri. Nè quella che ipotizza nella sua vita privata.
Nessun elemento nemmeno sulla dinamica dell’omicidio: saranno i rilievi balistici della polizia scientifica a stabilire se il killer si trovava in auto insieme a Barbieri o no.
Quello che si sa è che a sparare è stata una calibro 765. Le indagini si muovono ad ampio raggio Ci sono state delle perquisizioni già sabato sera e sono a buon punto: “Abbiamo le idee molto chiare su quello che è successo”, dice il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla che confida di risolvere il caso al massimo tra qualche giorno.