L’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti, che si sta diffondendo in Europa, boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine che la stessa Ue dovrebbe invece tutelare e valorizzare. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, all’incontro organizzato da Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini con il sostegno del Gruppo S&D e del Ppe del Parlamento europeo, dalla Coldiretti, dall’Osservatorio sulla criminalita’ nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare e da Federalimentare. Una battaglia contro i sistemi di etichettatura a semaforo che – ha spiegato la Coldiretti – si e’ estesa a tutta l’Unione con un’alleanza europea di cui fanno parte un gruppo di deputati europei e sostenuta anche dal Copa-Cogeca (l’Organizzazione degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari europee), e con gli interventi di Marie-Christine Ribera, direttore generale dell’associazione dei produttori di zucchero europei (CEFS) ed Alexander Anton, segretario generale dell’Associazione Europea dei prodotti lattiero caseari (EDA).
“L’Unione Europea deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio e incompleto, che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non e’ nota neanche la ricetta”, ha affermato Moncalvo nel denunciare “le distorsioni provocate dal sistema di informazione visiva che, fino a ora, e’ stato adottato con formule diverse in Gran Bretagna e Francia”.