Di FAUSTA TESTAJ’
Altro illustre ospite di “Corti in Cortile “2024,Antonio Indelicato, enologo presso la Cantina “PATRIA” di Solicchiata, una delle sette frazioni di Castiglione di Sicilia. Indelicato ha studiato Viticoltura ed Enologia, presso l’Università degli studi di Palermo-Younipa, e ha frequentato l’Istituto Tecnico-Agrario Abele Damiani di Marsala.
- Sei presente alla XVIesima Edizizione di “Corti in Crtile” cosa ne pensi di questo Festival
R: E’ la prima volta che partecipo, noi come cantina “Patria”, siamo presenti come sponsor, ci hanno chiamato grazie alla giornalista Clementina Speranza, sinceramente non conoscevo quest’evento, per me è stata una nuova esperienza essere qua, e mi è piaciuta veramente tantissimo. Ho visto da poco un corto riguardante Babak che mi ha colpito, perchè questo ragazzo ha avuto una vita sfortunatissima e alla fine si può dire che ha raggiunto il suo obiettivo.
- Come mai Clementina Speranza ha pensato proprio a voi ?
R: Perchè siamo amici, ed essendo lei la regista di questo corto, ci ha fatto chiamare come sponsor, dato che come cantina “Patria”ci troviamo a Solicchiata una Frazione di Castiglione di Sicilia, siamo qui presenti per offrire a fine corto un rinfresco alle persone che hanno assistito alla proiezione alla proiezione.
- Prossimamente quali Manifestazioni appoggerete come sponsor
R: Ne faremo tante, di solito siamo sempre presenti al “Vinitali” che è la fiera che facciamo ogni anno a Verona, ieri siamo stati a Palazzo Scammacca sempre qui a Catania, sicuramente il prossimo step sarà di nuovo in Cantina da noi dove ci saranno altre Manifestazioni come la festa di San Martino, e poi si ricomincerà la prossima estate.
- Ormai allora la stagione è finita per voi non siete legati al Catania Book Festival
R: no, ancora non abbiamo mai fatto quest’evento.
- Come nasce la vostra Azienda
R: L’Azienda parte da Corleone, il Proprrietario Franco Di Miceli e la sua famiglia sono corleonesi. Di Miceli ha rilevato l’impresa a Castiglione di Sicilia ne 1992 era una ditta vinicola sociale nella quale conferivano tutti i piccoli produttori della zona, lui lascia Corleone ma i vigneti rimangono e nel 92 rileva la Cantina di Solicchiata che da cantina sociale man mano si è trsformata in cantina privata, dove ad oggi facciamo circa 800.000 bottiglie e abbracciamo circa 50 etichette, parlando di metodo Charmant, metodo classico, vini fermi, abbiamo tutti i mono vitigni come syrah, merlot, nero d’Avola e da 2 anni abbiamo perodotto un nuovo brevetto, il primo spumante Zero Alcol, fatto in Sicilia, un prodotto dealcorato, quindi un mosto frizzante adatto per tutti quelli che non bevono alcol, destinato maggiormente ai Paesi come Dubai,dove hanno una religione che gli vieta di bere vino, stiamo già facendo altre sperimentazioni, al momento non mi voglio sbilanciare, ma stiamo studiando un nuovo Brevetto che sarà fatto in collaborazione con l’Università di Modena.
- Non si può accennare qualche anticipazione
R: No è ancora tutto top secret
- Come vi siete evoluti negli anni
R: L’Azienda dal 92 ad oggi si è molto rinnovata.io da sette anni sono l’enologo insieme al proprietario Franco Di Miceli che è anche agronomo, insieme a lui, grazie alla tecnologia, di anno in anno , ci siamo migliorati sempre più, abbiamo creato nuovi prodotti, oltre a questo zero alcol, abbiamo fatto altre sperimentazioni su altri vitigni, prima abbracciavamo pochi vitigni, cioè pochi vini, meno bottiglie, man mano abbiamo ampliato la nostra gamma produttiva ad es. con il metodo classico, ne abbiamo uno di 48 mesi ed uno di 24 mesi, dal nerello mascalese al vino Pàlici in bianco che sta andando alla grande, tutti quelli che l’assaggiano, compreso gli intenditori, lo paragonano ad uno champagne, ma siccome siamo in italia diremo che lo paragonano ad uno spumante. In realtà il signor Di Miceli ha trovato dei reperti storici che testimoniano la nascita del primo spumante prprio qui sull’Etna. Hanno capito che si poteva fare uno spumante, lasciando le botti piene di vino ancora non fermentato col tappo, mettendo il tappo l’anidride carbonica non usciva fuori, rimaneva inglobata nel vino, quindi si è capito come fare un vino frizzante, uno spumante, si è partiti da questa scoperta e oggi possiamo dire di essere non dico superiori ma al livello dello champagne, anche perchè il nostro territorio dell’Etna ci da determinate caratteristiche come l’altitudine, l’esursione termica, tutto ciò fa si che questi vini si possano produrre in questo territorio.
- Lo zero alcol come lo fate
R: Di solito quelli che si trovano in giro, sono vini fermentati, poi grazie ad un osmosi inversa praticata con un macchinario si va a togliere l’alcol e rimangono tutti gli atri componenti quindi si ricava un dealcolato. Da noi il procedimento è diverso, raccogliamo l’uva quando è ancora acerba, la pigiamo meno con un macchinario messo in autoclave, facciamo raffreddare il mosto e abbiamo un sistema di collegamento con le altre vasche che stanno fermentando quindi l’anidride carbonica di quelle vasche va ad inglobare la CO2 di quel mosto, quindi il mosto non ha fermentazione ingloba quest’anidride carbonica che lo rende frizzante, viene imbottigliato e così nasce il nostro zero alcol.
- A Catania lo posso trovare
R: Si, a Catania si trova.