L’esclusione del suffragio universale nell’elezione del Senato della Repubblica italiana viola, senza mezzi termini, la proclamazione della sovranità popolare sancita dell’art. 1 della nostra Carta Costituzionale. Da giurista, definirei questa riforma un aborto indotto. Un’idea confusa e non coerente con i principi costituzionali fondamentali. Se non fosse reale, stenterei a credere che questo progetto di…
Autore: Vincenzo Musacchio
Docente di Diritto Penale presso la Scuola di Formazione (CONF.S.A) in Roma. Presidente dell'Istituto Nazionale di Studi sulla Corruzione in Roma.
Direttore Scientifico della Scuola della Legalità “Don Peppe Diana”. Editorialista de "L'Ora" di Palermo e della Gazzetta del Mezzogiorno