Il Sud terrone, le regioni meridionali che rientrano, secondo la definizione usata nell’Accordo di Paternariato Italia dell’Unione Europea nel “sistema regioni meno sviluppate”, ma con maggiore ricchezza di beni culturali, saranno il volano per l’Italia per il rilancio della crescita del Paese.
Quattrocentonovanta milioni di euro, il 75 per cento provenienti dai fondi strutturali europei, il restante dai fondi rotazione del Ministero del Tesoro, sono destinati per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali di Campania, Puglia, Basilicata, Puglia, Sicilia, Calabria. Obiettivo: crescita occupazionale, riequilibrio nord sud, crescita “sostenibile”, “intelligente”, “inclusiva”. In pratica, una carità. Per la stessa cifra, a Roma, si acquista una casa di 60 mq con terrazzo non ampio con vista su Piazza di Spagna.
A Roma, nella sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’annuncio dello stanziamento con Lucio Paderi, direttore generale Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, Claudio De Vincenti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonia Pasqua Recchia, segretaria generale Mibact per l’Autorità di Gestione, i ministri Graziano Del Rio (Infrastrutture e trasporti) e Dario Franceschini (Mibact). Sorveglierà sulle attuazioni del PON – Programma Operativo Nazionale 2015-2020 – un comitato composto da quarantaquattro rappresentanze di enti istituzionali, di categoria, sindacali e ambientalisti, un’ottantina di persone in tutto, che si riunirà due volte l’anno con il compito di coordinare gli obiettivi di tutela e di valorizzazione dei sessanta beni culturali (che chiamano ‘attrattori’) individuati in ogni regione.
Riportiamo dal documento ufficiale del Mibact la ripartizione dei fondi:
«55 milioni di euro saranno destinati a interventi con progettazione avanzata in:
Campania – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia; Puglia – area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto; Calabria – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari.
54 milioni di euro saranno destinati a interventi con progettazione preliminare in:
- Calabria – parchi archeologici di Kauoln e Scolacium;
- Puglia – i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia;
- Basilicata – Museo Archeologico Nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto;
- Campania – Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello.
77 milioni di euro saranno destinati a interventi già definiti, selezionati e finanziati nel POR in Attrattori 2007-2013 ma non ancora conclusi in:
- Campania – Palazzo Reale e Reggia di Caserta;
- Puglia – Castello di Carlo V a Lecce, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari;
- Calabria – Castello di Carlo V a Crotone, il Museo Archeologico di Locri;
- Sicilia – Convento di S. Maria del Gesù a Ragusa.
Per le rimanenti risorse, pari a circa altrettanti 180 milioni di euro, è in corso con le Regioni la sottoscrizione degli accordi operativi di attuazione che serviranno ad individuare, tra i luoghi della cultura del Mibact, ulteriori attrattori culturali in un percorso di programmazione condivisa.
Circa 114 milioni euro per le imprese che operano nel e a favore del settore culturale e della fruizione turistico-culturale e tra queste alle cosiddette industrie culturali e creative. Si tratta di un bacino costituito da circa 1.700 aziende del settore della filiera culturale e creativa di cui il 30% appartenenti al privato sociale. Le risorse restanti sono impegnate per accrescimento di competenze e assistenza tecnica».
Fin qui il documento ufficiale.
Sia ben chiaro: nelle casse del ministero dell’Economia, di questi 491 milioni di euro, è stato versato, al momento, soltanto un acconto: 5,6 milioni di euro. Obiettivi, secondo Lucio Paderi della Commissione Europea: aumento di nuovi visitatori, 560mila solo per Pompei; aumento del Pil (Prodotto Interno Lordo) dal 6,9 per cento al 7,1 per cento, settecento nuove imprese che operano nel settore culturale, e un piano di “rafforzamento amministrativo”. Ma che vuol dire, rafforzamento amministrativo, nuove assunzioni?
Paderi dice: «No, significa razionalizzare la macchina amministrativa, individuando le lentezze burocratiche per risolverle».
– In conferenza stampa lei ha detto che questo è il primo evento di strategia comunicativa.
– In effetti dobbiamo trovare un linguaggio migliore. Il ministro Franceschini dice: «Mentre si progetta il restauro del piano nobile della Reggia di Caserta, contando il maggior numero di visitatori si progettano anche parcheggi, strade, alberghi per l’accoglienza. Alla cultura della tutela si affianca la cultura della valorizzazione». Si recupereranno le due ali della Reggia, mai completate, cruccio di Vanvitelli, architetto della Reggia, senza altro cemento? No.
Il ministro Del Rio sarà, fino a quando dura, il supervisore degli appalti delle infrastrutture: strade soprattutto. Svicola, il ministro, sull’efficienza amministrativa, necessaria al rispetto dei tempi: il 2020. Cadrà prima. Vabbé, ma intanto, si è parlato della fruibilità, dell’accesso:
– Che ci dice dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria per arrivare al museo di Reggio?
– E’ stata sotto sequestro fino a poche settimane fa, l’Anas lavora a pieno regime. La riapertura sarà a breve. Ciò che inquieta veramente è Il «Programma Operativo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione», destinato ai componenti la commissione di sorveglianza». Spiccano le parole “Small Business Act” riferite ai criteri: “misure attuate allo scopo di ridurre il tempo necessario per ottenere licenze e permessi per avviare e esercitare l’attività specifica di un’impresa tenendo conto degli obiettivi dello SBA – Small Businnes Act».
–Avete messo in conto la possibilità di infiltrazioni criminali, negli appalti?
– Per carità Abbiamo i patti di legalità fatti sul modello di quelli pensati dal generale Nistri per Pompei – dice Antonia Pasqua Recchia, che ricopre, nel comitato di sorveglianza, due incarichi: come segretaria generale Autorità di Gestione, come già detto, e responsabile PRA. Non è il pubblico registro automobilistico: ma il Piano Rafforzamento Amministrativo di cui ha detto il segretario Ue, LucioPaderi. Mentre l’architetta Recchia ci assicurava che tutti i 460 milioni di euro erano casch, in contanti, al Ministero dell’Economia, Paderi diceva che invece la Unione Europea aveva versato solo un acconto: appunto il 6 per cento, 5,6 milioni di euro. E’ un vecchio trucco, confondere le acque.