Il Bitcoin è stata la prima moneta virtuale creata e successivamente quotata nel mercato.

Questa, è la criptovaluta più capitalizzata e scambiata al mondo, viene utilizzata sempre più spesso dai commercianti come opzione pagamento nei trasferimenti di denaro e dagli investitori in borsa con scopi di trading.

Il Bitcoin gode di un’ampia visibilità come strumento di trading finanziario, permette il massimo rendimento con i suoi variabili alti e bassi quando è in una situazione finanziaria molto volatile.

Questo è il motivo principale per cui i trader globali si avvicinano al trading Bitcoin.

Nonostante non sia associato a governi o alle banche centrali i media giocano un ruolo importante nella volatilità del Bitcoin; ogni volta che emerge una notizia che può sconvolgere sensibilmente il mercato, il Bitcoin inizia a fluttuare e i trader hanno l’opportunità di incassare sulle differenze di prezzo della valuta digitale attraverso il trading con i CFD.

Il Bitcoin è simile ad altre materie prime finite come il petrolio, l’argento o l’oro a livello del mercato azionario; l’algoritmo che regola la sua produzione limita la quantità producibile e la velocità di produzione delle singole unità valuta.

Verranno prodotti un massimo di 21 milioni di Bitcoin, estratti da potenti hardware e software informatici, dopo di che non ne saranno più prodotti altri, una condizione finanziaria di merce finita con una quantità fissa che assicura le dinamiche tipiche delle materie prime finite presenti sul mercato, dove una maggiore domanda fa sempre salire il prezzo.

L’ascesa del Bitcoin

Intorno al 2008, Satoshi Nakamoto ha fondato la prima moneta criptata in assoluto, il Bitcoin.

Il primo client software Bitcoin è stato rilasciato nel 2009, mentre il suo creatore collaborava con molti altri sviluppatori del team open-source, senza rivelare la sua identità.

Nel 2011, l’ignoto fondatore di Bitcoin scomparve, facendo intuire alle persone con cui collaborava quanto fosse preziosa questa criptovaluta, con la sua meccanica e i suoi fondamenti ideologici, questi quindi lavorarono intensamente per svilupparla al massimo del suo potenziale.

Nell’ottobre 2009 è stato effettuato il primo scambio Bitcoin al mondo, e nel novembre dello stesso anno sono stati “estratti” 4 milioni di Bitcoin al valore di 1 dollaro per 1.309 Bitcoin.

Considerando l’ampia fluttuazione dei Bitcoin, si trattava di una vera e propria opportunità di guadagno, che chi ha saputo sfruttare in modo intelligente, ha portato a speculare sulla crescita esponenziale che in otto anni ha fatto raggiungere al Bitcoin un valore pari a 10.000 dollari.

La decentralizzazione

Il decentramento economico è il processo di distribuzione e di dispersione del potere monetario da parte di un’autorità centrale come le banche.

Se guardiamo ai sistemi monetari utilizzati nel corso della storia, possiamo dire che all’inizio del commercio in generale le persone usavano un sistema decentralizzato, poi siamo passati ad un sistema centralizzato.

Oggi la comunità che utilizza le criptovalute come il Bitcoin sta facendo enormi sforzi per riportarlo ad una forma decentralizzata, con il solito apporto innovativo della tecnologia; il Bitcoin utilizza una serie di entità dinamiche e potenzialmente anonime per spostare il denaro nella rete.

Il Bitcoin è stato concepito come un’alternativa decentralizzata al denaro del governo e quindi non ha possibilità di decadimento nonostante la sua componente volatile, rendendolo più resistente, efficiente e democratico delle valute che si “Affidano” ad una terza parte centralizzata che elabora tutte le transazioni.

Sebbene nel mondo degli investimenti azionari in borsa si possa delineare un sistema di gestione degli investimenti decentralizzato, le valute stesse su cui si fa trading sono sostenute dalle banche centrali dei paesi che le emettono è compito di queste banche stabilizzarne il prezzo e di mantenerle stabili.

Il Bitcoin e la maggior parte delle altre criptovalute non hanno questo tipo di supporto.