DI FAUSTA TESTAJ’
La IV Edizione del Catania Book Festival diretto da Simone dei Pieri si è conclusa con un afflusso di 12.000 presenze. La Kermesse con i suoi 160 appuntamenti proposti come ogni anno ha trattato vari temi dalla poesia, all’arte, al cinema, alla scienza, alla filosofia, ai social, all’innovazione, ai progetti animati, al racconto del vino Itraliano, all’insegnamento dell’inglese in piccole pillole di 2 minuti al giorno alle storie personali come quelle di E. Di Cioccio” Cattivo Sangue” e di M. Bianchi “La vita di chi resta” senza tralasciare gli approfondimenti con i workshop, i Panel, le sessioni di yoga letterario e tutto ciò che fa cultura e conoscenza. Tra gli scrittori siciliani questa IV Edizione ha ospitato M. Insolia(finalista del Premio Strega 2021), Lorena Spampinato (Piccole cose connesse al peccato)e Costanza DIQuattro (Arrocco Siciliano). Dei Pieri realmente soddisfatto ha dichiarato:”Abbiamo faticato ma sempre con i nostri sorrisi e grandi soddisfazioni, i numeri ci danno ragione il Catania Book Festival è ulteriormente cresciuto, la verità è che gli eventi culturali che mettono al centro i libri e le storie sono graditi da cittadini e cittadine di tutte le età non è facile organizzare eventi di questa portata , ma i risultati ci rincuorano e siamo decisi a fare sempre meglio , perchè c’è ancora molta strada da fare.”Il fiore all’occhiello quest’anno è stata la prima tappa del Tour Nazionale del Premio Strega con presenti tutti i dodici finalisti : Silvia Ballestra che con il suo “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu”ha raccontato ai numerosi presenti del suo fortunato incontro con la partigiana, scrittrice, traduttrice e poetessa italiana, rievocando le sue scelte, i suoi incontri, le sue occasioni e ripercorrendo l’esistenza di questa donna straordinaria ha sottolineato il suo essere da sempre riferimento per molte donne e molti giovani. Maria Grazia Calandrone che ci ha presentato “Dove non mi hai portata”, libro che narra la sua storia personale, oggetto di fatto di cronaca, la scrittrice è andata alla ricerca delle radici della sua madre biologica che, in fuga con il compagno perchè “colpevoli” di adulterio l’ha lasciata all’ingresso di Villa Borghese per poi suicidarsi. Andrea Canobbio con “La traversata notturna” Edito dalla Nave di Teseo di E. Sgarbi, dà la possibilità al lettore di scegliere se soffermarsi nei luoghi del romanzo familiare o avventurarsi su sentieri più imprevedibili e nascosti dove incontrerà case stregate, papiri egiziani, cavalli bianchi, volpi pallide molti altri animali e molti altri luoghi nascosti, ma poi giunto alle ultime pagine riconoscerà le voci che risuonano nitide tra le righe : quelle di chi se ne è andato e offre un’ultima occasione d’incontro a chi è rimasto.Il fenomeno Editoriale Gian Marco Griffi che ha presentato “Ferrovie del Messico”,ci ha messo a conoscenza di come il suo libro “nasca dal desiderio di raccontare un momento tragico e confuso come fu la Repubblica di Salò”ma in maniera ironica e grottesca. Invece Vincenzo Latronico nel suo “Le Perfezioni” racconta uno spaccato generazionale, quello dei “millenials” e più in generale fa una fotografia del contesto culturale in cui attualmente viviamo, i protagonisti del romanzo Tom e Anna cercano d’individuare le risposte , le vie di fuga, per uscire da una crisi che è non tanto di coppia, ma della coppia rispetto alla sua esistenza.Romana Petri con “Rubare la notte”ci ha permesso di conoscere a fondo la vita dell’esploratore, letterario ed aviatore Antoine de Saint-Exupèry.Il “Mi limitavo ad amare te” di Rossella Pastorino è ispirato ad una storia vera ed è un romanzo che non si limita a raccontare la storia del piccolo Omar, il quale vive il dramma della Sarajevo degli anni 90, ma abbraccia vari aspetti è un romanzo di guerra amore e formazione. La Italo-Somala Igiaba Scego in “Cassandra a Mogadiscio”narra la storia della sua famiglia fuggita dalla Somalia e approdata a Roma negli anni 90 eppure mai fuggita davvero con la testa e con l’anima dalla guerra. “IL Continente bianco”di Andrea Tarabbia è ispirato “all’odore del sangue” di G. Parise ed è un’immersione nel Mondo dei neofascisti romani. Maddalena Vaglio Tanet nel suo “Tornare dal bosco” ci descrive la storia di Silvia una maestra molto dedita al suo lavoro che un giorno si trova ad affrontare la notizia del suicidio di una sua alunna quindi invece di recarsi a scuola si reca nel bosco dove incontra Martino un ragazzino torinese trasferitosi in montagna a causa della sua asma tra i 2 nasce un legame fatto soprattutto di gesti concreti e Silvia riesce pian piano a uscire dal suo gorgo di dolore. Carmen Verde ci ha presentato “Una minima infelicità” che parla di Annetta una bimba rimasta minuta nell’aspetto che vive all’ombra della madre bella ma vacua. “vivono diverse forme d’infelicità” dice la scrittrice “ho provato a spalmare la picolezza anche nella fisicità del libro, con capitoli brevi, quando vogliamo eloggiare qualcosa la definiamo come grande, quando la vogliamo degradare come piccina, tuttavia la minima infelicità di Annetta è costruita a misura del suo piccolo corpo”. Ada Adamo l’autrice di “Come d’aria”è purtroppo scomparsa ma è stata rappresentata al Festival da Loretta Santini,Direttrice Editoriale di Elliot.l’ideatore del Catania book Festival Simone dei Pieri si è sentito in dovere di ringraziare la Fondazione Bellonci e il Direttore Territoriale Sicilia e Calabria della BPER banca, Giuseppe La Boria per aver fatto partire da Catania e dal Festival il tour Nazionale dello Strega. Di particolare interesse anche la Mostra allestita da Amnesty International per sensibilizzare tutti, contro la violenza sulle donne, ma la vera star della Manifestazione quest’anno è stata lo scrittore Gianluca Gotto che con il suo “profondo come il mare leggero come il cielo” ha fatto registrare immense file per il firmacopie con la sua introspezione attraverso il Buddismo.