Lo scrivono sui muri. Anzi, sui manifesti. In Campania lo scontro politico tra il presidente della Regione Vincenzo De Luca e Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, si combatte a colpi di tazebao. Al centro della contesa, la partita sui sei miliardi di euro di fondi di coesione che vede contrapposti il governatore e il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto. Un rimpallo di accuse che si trascina da mesi ed è finito anche sul tavolo della giustizia amministrativa. Aveva cominciato De Luca a marzo, tappezzando Napoli di cartelli con scritto “Il governo Meloni tradisce il Sud”. FdI aveva replicato con un altro manifesto che recitava: “De Luca spende i tuoi soldi per la sua campagna elettorale contro il governo”, lanciando la lunga volata verso le Regionali del 2025.
Più di recente sono spuntati nuovi cartelli, sempre firmati dal partito della premier. “Per colpa di De Luca, la Campania rischia di perdere 6 miliardi di euro”, si legge. In calce, una stilettata: “Diversamente da quella di De Luca, questa campagna non è stata pagata dai cittadini”. Nel frattempo il Consiglio di Stato ha sospeso i termini per la definizione dell’accordo di coesione, Tutto rinviato a dopo le elezioni Europee. Aspettando i prossimi tazebao