Evitare di corrispondere il canone della Rai è cosa possibile? Sì, ecco come fare. Con le nuove norme in vigore, basterà inviare una autocertificazione nella quale indicare di non possedere la TV oppure di averla posseduta fino ad una data e poi dopo averla ceduta o donata a parente o un amico. Sia potrà evitare il pagamento dell’imposta sulla televisione chiedendo di scorporarla dalla bolletta Enel.
Ma c’è un problema. Il contribuente potrebbe averci ripensato ed essersi dotato di televisione, per cui per superare la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo è inviare, ogni anno un’autocertificazione, come precisa la legge, con cui si informa per l’appunto che “nessun apparecchio è presente nell’immobile di propria residenza”. Senza firma autenticata, ma solamente con un documento allegato.
Però attenzione: se non si fa annualmente tale dichiarazione, non sarà più possibile farlo successivamente. Con la conseguenza che, se il cittadino riceverà l’ avvertimento di accertamento per il mancato pagamento dell’ tassa, non potrà impugnarla dimostrando dopo di non essere detentore di apparecchio televisivo , essendo ormai “decaduto dai limiti presuntivi di buona fede “.
Va sottolineato che è prevista l’esenzione è più di 75 anni e un reddito di 8000 euro. Se si possiede una seconda abitazione con televisore, non va pagato un secondo abbonamento. Idem se si possiedono più televisori.
Altro aspetto da evidenziare. Chi informa con lettera raccomandata la Rai Tv e l’Agenzia delle Entrate di non detenere televisioni mentre invece c’e’ l’ha , oltre a subire la sanzione per l’evasione fiscale (pari a cinque volte il canone Rai) sarà imputabile penalmente. A meno che in tempo utile non si comunichi che in un determinato giorno si è deciso di acquistare una tv. In questo modo ci si metterà in regola spontaneamente senza aspettare che vengano effettuati controlli .