resto basita dalle Sue dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano La Repubblica . – si legge nella lettera –
In un Paese Civile, governato da un’amministrazione trasparente, se un cittadino chiede delucidazioni in merito all’affidamento di un bene pubblico di rilevante interesse storico e paesaggistico, sarebbe buona norma rispondere a stretto giro.
Questo per evitare illazioni, fraintendimenti e ipotesi.
Noi queste delucidazioni gliele abbiamo chieste quattro giorni fa e ancora non le abbiamo .
In sostanza chiedevamo , e chiediamo , su quali presupposti e sulla base di quale delibera sia stata affidata la Casina Pompeiana al gruppo “ Sii turista della tua città”.
Viceversa lei preferisce affidare il suo punto di vista ai media senza peraltro rispondere alla nostra richiesta di chiarimenti anzi accusandoci di ASTIO nei confronti dell’iniziativa, cosa francamente ridicola oltre che falsa.
Mi chiedo come sia possibile “bacchettare” chi svolge il proprio lavoro ( come hanno fatto Vigili Urbani elevando le contravvenzioni in presenza di giustificati motivi) e non bacchettare i suoi protetti che già nel passato si erano resi autori di un’iniziativa non autorizzata nei confronti della fontana di Monteoliveto.
Ci suggerisce di “comprendere” e”indirizzare” chi sbaglia … ma stiamo scherzando? Qui si parla di un sito monumentale , sottoposto a vincolo della Soprintendenza.
Le persone che Lei oggi protegge e giustifica avrebbero dovuto informarsi prima e Lei avrebbe dovuto controllare che esistessero tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie PRIMA di affidare la gestione della Casina Pompeiana.
Noi non “comprendiamo” e non “giustifichiamo” i ragazzi ( che più che ragazzi ci appaiono quarantenni peraltro) di questo gruppo, riserviamo il nostro appoggio e la nostra solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno fatto il loro dovere.
E personalmente resto basita anche dalla gestione da parte di Repubblica che ieri pubblica una notizia assolutamente FALSA riportando un nostro presunto interesse nella gestione della Casina Pompeiana( che come potrà verificare nelle richieste inoltrate al Comune e al suo Assessorato, è prima di ogni fondamento ) e poi, dopo che personalmente ho contattato la giornalista e dopo che la stessa mi aveva fornito le più ampie rassicurazioni che la notizia era stata modificata, mette online un articolo COMPLETAMENTE DIVERSO da quello riportato in cartaceo con le sue dichiarazioni senza pensare minimamente di avvertirci e replicare !
Sarebbe stato più facile che invece di alimentare quello che ci tenete tanto a definire uno scontro, vi foste limitati ad illustrarci la procedura con la quale è stata fatto l’affidamento e la delibera relativa.
Ma evidentemente non siete abituati a dialogare con le persone, voi avete bisogno di un “nemico”.
Purtroppo per voi noi non siamo nemici.
Noi siamo la voce di tanti cittadini per bene che agiscono secondo le regole e che non accettano la faciloneria nella gestione della cosa pubblica.
Non è uno scontro tra noi e lei o queste persone, mi spiace deluderla.
Ma non accetto che lei definisca “astio” la ricerca di trasparenza da parte dei cittadini, gli stessi cittadini che pagano le tasse con le quali il Comune ha il dovere di tutelare, mantenere e preservare i nostri monumenti!
A compensazione del rumoroso silenzio dell’Istituzione che rappresenta , la sottoscritta e il prof. Santanelli sono diventato obiettivo primario sulla pagina dell’associazione a cui ha ritenuto di affidare la nostra ( perché appartiene a tutti i Napoletani: non a loro, né a lei né tanto meno a me : E’ un bene comune !) Casina Pompeiana. Ed è la seconda volta perché della prima ( verbale e molto volgare accaduta in Villa, la informai nel corso della nostra telefonata. Lei disse che i ragazzi dovevano chiedermi scusa ….. sto ancora aspettando!)
Noi siamo stai dipinti come i “cattivi” che volevano colpire le Istituzioni attraverso la nostra azione contro l’associazione ( ma lo è o è solo un gruppo?) Sii turista della tua città.
Niente di più falso. Noi con le Istituzioni siamo abituati a dialogare sempre: io dal 1993 data di costituzione della mia associazione e il prof. Santanelli da poco dopo . Solo che non abbiamo mai avuto difficoltà a dialogare con le precedenti Amministrazioni mente con l’attuale è davvero molto difficile. Poi se vuole esempi, date , luoghi e documentazioni su queste difficoltà saremo lieti di fornirgliele ma non vogliamo annoiarla in questa sede.
Noi siamo stati accusati di essere interessati alla gestione della Casina Pompeiana.
Falso anche questo. Non abbiamo mai presentato richieste di adozione di beni comuni o di aiuole come Lei potrà agevolmente controllare
Noi siamo stati accusati di “attaccare tutte le persone che credono in una Napoli del domani, in una Napoli Capitale Europea, in una Napoli costruita da persone disposte a combattere per lei, per amarla e difenderla da per persone così” ( estratto dall’accorato appello sulla pagina FB del gruppo Sii turista ecc ecc)
Falso. Noi crediamo nella legalità e rispettiamo le leggi. Paghiamo le tasse e ci battiamo per difendere i nostri monumenti. Puo’ chiedere al vicesindaco Sodano quali sono state le iniziative prodotte dal VERO associazionismo civico a difesa della nostra Villa Comunale e della Cassa Armonica di Enrico Alvino. Le cito solo : il Concerto Stonato, il Funerale della Villa ( a cui si presentò anche il vicesindaco Sodano) e il Flash Mob Salviamo la Villa Comunale organizzato con gli studenti delle scuole medie di Chiaia.
Credono che per ottenere una Napoli Capitale Europea basti piantare il basilico senza essere autorizzati dalla Soprintendenza o pensano che la Rivoluzione si faccia bevendo Spitz?
L’improvvisazione è il male di questi “ragazzi “ (anche se a noi paiono più vicini ai 40 che ai 20 anni) e anche di parte di questa amministrazione. “Programmazione” è un termine che andrebbe rivalutato soprattutto da chi, senza essere sollecitato, si è voluto prendere l’onere di governarci, come anche il termne “trasparenza”.
Noi siamo stati accusati di averli denunciati perché non avevano il nulla osta della Soprintendenza.
Vero. Ed è quello che andava fatto. Perché se le leggi esistono, se sono state create regole e regolamenti, DEVONO ESSERE OSSERVATI. Non ci si può nascondere dietro una fantomatica Rivoluzione Culturale per bypassarle ( leggi e regolamenti n.d.r.)
Questo atteggiamento aggressivo da parte di questi “ragazzi” e l’assenza certificata dai Vigili Urbani delle necessarie autorizzazioni avrebbe dovuto portare come conseguenza logica la riflessione che forse l’affidamento era stato incauto e andasse revocato.
Invece Lei oggi attacca noi !
Noi che abbiamo denunciato una serie di anomalie e che , correttamente, in primis abbiamo chiesto delucidazioni a lei!
Io agisco secondo legge a tutela dei beni della mia città e lei mi chiede si essere comprensiva e istradare queste persone? Non posso.
E’ troppo vivo il ricordo di quanto accaduto all’ex Asilo Filangieri e ad altri siti importanti della mia città perché io sia comprensiva.
Trovo singolare anche leggere il documento sulla Manifestazione di Interesse per la gestione di alcuni beni pubblici nel contesto di Estate 2015 pubblicato, il giorno dopo la nostra telefonata e dopo il mio esposto, sul sito del Comune di Napoli dal quale apprendiamo che anche la Casina Pompeiana rientra tra questi beni.
Mi auguro che , forti di questo primo insuccesso, l’Assessorato alla Cultura sarà molto più attento nel dare in affidamento queste strutture.
Abbiamo scelto di scriverle una lettera aperta perché ci siamo resi conto dell’appiattimento dei media cittadini sulla salvaguardia del nostro patrimonio. Fatta eccezione per il Roma che ci ha seguito sin dalle prime battute) e Il Sudonline (testata on line) abbiamo purtroppo verificato con mano come i più ci abbiano snobbato abbiano “interpretato” male le nostre azioni ( dimenticandosi anche di contattarci ). Ma a noi non interessa.
Siamo tanti, e siamo per strada tutti i giorni.
Quello che vogliamo far sapere riusciamo a farlo arrivare nelle case di Rione Traiano , in quelle di Scampia, in quelle della sanità in quelle di via Chiaia e di via Cilea.
Speriamo di essere riusciti a farlo arrivare anche a Lei.
Restiamo in attesa delle spiegazioni che le abbiamo richiesto.
Distinti saluti
Casina Pompeiana, l’assessore difende il gruppo e ammonisce i vigili urbani.
La risposta non si è fatta attendere, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele. affida alle pagine di Republica il suo sfogo sulle polemiche nate intorno all’affidamento della Casina Pompeiana al gruppo sii turista della tua città: “Sono ragazzi – dichiara – e hanno tanta buona volontà, non sviliamo il loro entusiasmo” . Sembra che a svilirlo siano state le Forze dell’ordine che giovedì sera hanno multato con un verbale di 8000 euro il gruppo per le mancate autorizzazioni necessarie . Detta così, infatti, sembra che l’assessore abbia ripreso anche i vigili urbani che hanno fatto il loro dovere anche perchè aggiunge: “Le regole vanno rispettate, ma sono giovani, vanno instradati, non repressi. Bisogna dialogare con loro e spiegargli cosa devono fare. Tutto questo astio non me lo spiego. Questi ragazzi hanno un forte slancio civico”. Insomma, lo slancio civico dovrebbe essere un lasciapassare più potente delle autorizzazioni che bisogna richiedere ed ottenere quando si vuole prendere in affidamento un bene vincolato dalla Soprintendenza. Non si sa se il gruppo abbia peccato di ingenuità, ma le regole esistono e vanno rispettate e ci auguriamo che la Villa Comunale non sia lasciata al degrado, ci auguriamo anche che possa venire affidata per il suo rilancio ma nel rispetto di quei vincoli posti e con tutte le autorizzazioni del caso. Le parole dell’assessore, che minimizza le responsabilità del gruppo, pongono un interrogativo: com’è possible che la Casina Pompeiana sia stata affidata ad un gruppo senza che ci fosse un indirizzo preciso, una programmazione magari concordata o qualcuno che spiegasse loro come muoversi con un bene vincolato dalla Soprintendenza, dal momento che lo stesso assessore dice: bisogna dialogare con loro e spiegargli cosa devono fare? Insomma, delle due l’una: o sono ingenui e toccava a chi ha affidato la Casina Pompeiana spiegare i termini e concordare una programmazione, oppure il gruppo ha agito fregandosene delle regole.
Immediata la reazione di Antonella Pane, presidente dell’Associazione Progetto Napoli e di Paolo Santanelli presidente di Chiaia per Napoli, che nei giorni scorsi avevano presentato un esposto ai carabinieri. I due presidenti hanno deciso di scrivere una lettera aperta all’assessore Daniele:
Egr. Assessore,