L’adolescenza è uno dei periodi più turbolenti nella vita di una persona, e si calcola che almeno il 25% dei ragazzi attraversi fasi importanti di disagio e difficoltà. Questa turbolenza passa attraverso svariati campi minati (la droga, la violenza, l’isolamento, il ritiro dalla scuola, gli incidenti e l’autolesionismo). Un’altra area molto sensibile della “vulnerabilità adolescenziale” è quella dei cosiddetti disordini del comportamento alimentare, o Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
Il rapporto tra crescita, trasformazioni corporee, immagine di sé, autonomia e autostima, è alla base di una interferenza che può esserci con la condotta alimentare, e il cibo diventa “l’oggetto” su cui facilmente l’adolescente interviene.
L’insorgere di un disordine alimentare si colloca tra i 12/14 e i 17/19 anni, e riguarda l’1% della popolazione (che sale al 5/8% se si considerano solo le donne, che ne rappresentano i nove decimi rispetto ai maschi). In genere coincide con l’esigenza di una dieta, o con lo stress per un esame o una gara sportiva, o per assumere una forma corporea più compiacente. Non mancano tra le cause, modelli culturali fuorvianti, difficoltà di comunicazione, bassa autostima e difficoltà ad affrontare la fase di crescita e svincolo dai genitori.
Esistono forme cosiddette subcliniche, che il più delle volte si risolvono abbastanza facilmente, e forme cliniche conclamate, ben più complicate, che possono avere gravi conseguenze sul piano generale della salute e della socializzazione, e sono vere e proprie psicopatologie. Queste ultime si distinguono in Anoressia (quando vi è una restrizione e limitazione nell’assunzione di cibo), e Bulimia (quando invece il cibo diventa una vera e propria ossessione e non se ne può fare a meno. In tutti e due i casi vi può essere il ricorso al vomito autoindotto e all’uso di farmaci anoressizzanti o lassativi. E sono queste ultime cose che devono “allarmare” di più un genitore, soprattutto se si ripetono per più di una volta la settimana e vanno avanti da tre o quattro mesi. In questo caso è consigliato rivolgersi subito ad uno specialista (medico,neuropsichiatra, psicologo), prima che si giunga ai sintomi più gravi, che sono: una eccessiva perdita di peso (20/30%), il blocco del ciclo mestruale, ma soprattutto l’estrema negazione e alterazione della percezione del proprio corpo: pur essendo oggettivamente magri, questi ragazzi continuano a percepirsi grassi, e con la necessità di perdere ancora peso.
Nelle forme più gravi, l’alterazione della dinamica cibo-crescita-corpo-salute, mette in crisi un sistema e una logica. Mette in crisi il sistema affettivo familiare, e la relazione genitore figlio, e mette quindi in crisi il principio sottostante : io nutro te, che cresci, grazie al mio regal,o che tu accetti. Il Disturbo Alimentare grave, rivela in qualche modo un vizio di fondo di questa logica, e si manifesta come vera e propria psicopatologia.
In tutti gli altri casi vi è comunque da parte dell’adolescente la difficoltà ad accettare la crescita e il cambiamento corporeo; la difficoltà a conciliare il proprio essere bambino dipendente dalla figura genitoriale, con un corpo che cresce e si allontana dall’eden familiare. Allora la manipolazione del cibo diventa il tentativo di preservare il controllo onnipotente infantile sulla realtà e la negazione dei bisogni di adulto che stanno emergendo.
Nel trattamento psicologico di queste problematiche (volto a far sì che il ragazzo recuperi un più adeguato rapporto emotivo – e non fisico- con il proprio mondo interiore, e con le proprie emozioni), si riscontra una carente o alterata comunicazione emotiva in seno alla famiglia, e una eccessiva disattenzione educativa della famiglia, alla dimensione sentimentale. Per questo motivo è opportuno che anche i genitori svolgano parallelamente un lavoro psicologico.
Un riferimento in città per le problematiche alimentari è costituito dal Centro Prevenzione Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare della ASL Na1 di via Adriano, 16. È interdistrettuale e quindi possono accedervi tutti i cittadini a partire dai 14 anni (tel.081/2548582 – 081/2548571).