I contagi continuano a salire giorno dopo giorno, una escalation senza fine. Il consueto bollettino della Protezione Civile sul covid-19 si è fermato ieri a quota 15.000, un record in Europa. Sale, purtroppo, anche il numero dei decessi, 1266. Età media, 80 anni: la maggior parte ha però patologie pregresse e, quindi, non si può dire che siano morti per ma solo con il Coronavirus. Di questi, 890 sono nella sola Lombardia.
Una buona notizia arriva dal fronte dei guariti: 1439 in tutta Italia. E si lavora, come in trincea, nelle terapie Intensive: attualmente sono 1328 i pazienti ricoverati in ospedale, 6200 sono in isolamento domiciliare.
Nella consueta conferenza stampa, il Capo della Protezione Civile, Borrelli, ha lanciato un nuovo allarme sul problema delle donazioni di sangue, diminuite di circa il 10% in una sola settimana. Serve una grande mobilitazione. Ed in effetto, dopo l’appello di ieri, ci sono state lunghe file, oggi, per donare in molte regioni. “E’ importante è che non interrompiamo le donazioni di sangue in questo periodo – ha dichiarato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Rezzi – quindi vorrei veramente fare un appello a tutti i donatori, a queste persone generose che mettono il proprio sangue al servizio di chi ne ha bisogno, di non interrompere questa loro pratica”.
E’ verosimile che ci possano essere più casi in questo fine settimana soprattutto a causa dei comportamenti dello scorso fine settimana che non sono stati in linea con le norme sulla prevenzione. “Abbiamo visto folle di gente al mare, in piazza e nelle stazioni sciistiche”.
Resta sempre il problema dei positivi asintomatici che contribuiscono a mantenere alta la circolazione del virus. Mentre, secondo le ultime rivelazioni, sono aumentati a 21 giorni non più a 14 la potenziale contagiosità. Infine, sul fronte delle restrizioni, sono previsti forti restrizioni per gli aeroporti.