«Primarie simultanee a Milano e Napoli, perché queste amministrative valgono da sole un voto nazionale, e Renzi lo sa». La proposta di un rilancio coordinato dell’iniziativa locale del Pd è di Antonio Bassolino, renziano della prima ora nonostante i suoi 68 anni di età e i lontani trascorsi ingraiani e berlingueriani. Dopo mesi e mesi di neoprotagonismo politico legato all’eventualità di una sua ricandidatura; dopo pagine e pagine di giornali con titoli, commenti e sondaggi a lui dedicati, l’ex sindaco-governatore torna ad allungare lo sguardo oltre la siepe vesuviana. [Scrive Marco De Marco sul Corriere della Sera…]
L’idea è di un confronto programmatico a tutto campo – «finalmente!» – sulla drammatica concretezza della situazione napoletana. Poi se dal confronto dovesse emergere una candidatura condivisa (a Milano Pisapia, a Napoli un nome equivalente) nulla toglie, lascia intendere Bassolino, che le primarie già fissate possano trasformarsi in prim arie confermative. Più che sul «se», se candidarsi, il caso Bassolino sembra dunque ridursi al «quando», quando farlo.