Le due coautrici, Loredana Zino (Regista teatrale, Cartomanzia, Fiori di Bach), e Pina De Murtas, si sono conosciute da piccole: “Da quel momento, una lunga e tortuosa catena di alti e bassi fra noi, due ragazzine completamente diverse fra loro, immature al punto giusto ma destinate a dividersi e a cercarsi, sempre e comunque. Che lungo cammino abbiamo percorso fianco a fianco!”
Hanno scritto “ a quattro mani”: CAMMINA NELL’ANIMA: Le nostre vite precedenti (Italian Edition) Kindle Edition; Italian edition.
Personalmente le ho conosciute come partecipanti (e vincitrici), al Premio Nazionale Parmenide, per la sezione parapsicologica, con un testo che trattava, appunto, di reincarnazione.
La reincarnazione o per essere più chiari, la teoria secondo cui l’essere umano potrebbe avvantaggiarsi di più vite come se queste fossero un susseguirsi di livelli d’apprendimento, che conducano lo spirito incarnato a migliorarsi di volta in volta sino al raggiungimento dell’ultimo stadio, ossia quello di puro spirito.
Le due scrittrici, in comunione d’intenti, si sono lanciate, corpo ed anima, alla ricerca delle loro passate esperienze dimenticate:
“Da quando la dottoressa Aline ci narrò le nostre vite anteriori, subito, spontaneamente, nacque l’idea di scriverle, di parlare del karma. Farlo è stato un viaggio, meravigliosamente reale, intessuto di stupore.”
Lo Zoroastrismo sostiene:- “La soluzione, scopo finale tanto della filosofia che della religione, consiste nello sfuggire alla perpetua catena delle esistenze corporali, nelle quali l’uomo entra portando il peso delle azioni commesse nella vita anteriore, e questa liberazione non si ottiene che col vincere l’ignoranza o il desiderio cieco che tiene l’uomo legato al ciclo delle reincarnazioni[1] Tuttavia le due amiche, cui è stato detto di essersi più volte incontrate nelle vite precedenti, sembrano averle vissute nel passato e paiono ricordarle oggi, con estrema soddisfazione, liete di avere avuto la concessione di molteplici esperienze e quindi del tutto convinte che sia una cosa bella. Anche ispiratrici di lavori letterari, come ci racconta Loredana Zino: “Quel piovoso giorno di novembre 1994 la dottoressa Aline V.H. mi invitò a sedere dentro la stanza adibita per le sedute.”In quell’incontro
seppe di avere vissuto numerose vite precedenti, anche in Messico, perfino prima che vi fossero giunti i pionieri e comprese perché avesse appena finito di scrivere un romanzo ambientato, appunto, nel Messico. La storia di Massimiliano D’Asburgo, che la scrittrice sostiene si fosse poi reincarnato in un caro amico di famiglia. Loredana Zino rinforza che le sue vite precedenti siano anche la causa della emotività e della ipersensibilità che l’hanno condotta “nella spirale degli attacchi di panico, oggi finalmente riconosciuti e diagnosticati come sindrome DAP.” Leggendo il lavoro ci si rende conto di come le due coautrici abbiano lavorato in simbiosi, ponendo in luce nell’ultima stesura una distinzione laddove il corsivo viene utilizzato per distinguere gli scritti che appartengono a Pina De Murtas.
La coautrici hanno inteso raccontare, districando le esperienze dell’una da quelle dell’altra, alcune esperienze di vita passata, evidenziando quelle vissute assieme, sotto altra forma, utilizzando i rapporti karmici, come strumento reciproco di crescita. Dalle pagine viene fuori anche l’Akasha, ossia la memoria cosmica, il deposito universale dove sono leggibili tutti gli eventi della storia dell’umanità, e laddove, come spiegano le due amiche compare, nitido, “il percorso intero che ogni singola anima ha compiuto, attraverso le svariate epoche e sembianze.”
Carl Jung definì questa dimensione Inconscio Collettivo.
In effetti, ad un osservatore superficiale degli studi che riguardano il paranormale, può sembrare che la teoria della reincarnazione non ne faccia parte, ossia che l’anima, una volta separata dal corpo, permanga in uno stato di attesa sino alla consumazione dei secoli.
Invece, volendo studiare i fenomeni paranormali, occorre tenere conto anche di un’altra ipotesi: il rinascere di uno stesso spirito in corpi differenti. In proposito la maggioranza degli studiosi di parapsicologia e dei medium asserisce di avere appreso della pluralità delle esistenze mediante colloqui con quelli che nei miei lavori a carattere parapsicologico, definisco “gli extracorporei.”
Nel libro la Zino annota come, da alcuni anni, sia lei che la De Murtas, avessero iniziato, a insaputa una dell’altra e in perfetta solitudine, “a darsi una propria iniziazione sul mistero che ci circonda. Addirittura acquistando gli stessi libri. Lei aveva poi conseguito una sua specializzazione in astrologia, mentre io avevo danzato fra l’ipnosi, lo yoga, i Tarocchi. Entrambe d’altro canto approfondimmo il concetto di karma del credo buddista, conoscenza di cui Pina, fedele alle stelle, studiò i legami col tema natale, interessandosi alla disciplina dell’astrologia karmica. Ma a scioccarci sul serio fu il sapere che la mia amica ed io ci eravamo conosciute in un mezzo migliaio di vite passate.
Per il lettore sarà piacevole annotare che l’intero libro è connotato da molte parti in uno stile romanzato, costrette a ciò, nel raccontare quelle vite trascorse, dal fatto che occorresse “immaginare” sembianze e caratteristiche di alcuni personaggi di cui non esiste un riscontro storico. “
Non era, evidentemente, possibile risalire a tutte le esatte identità, degli individui conosciuti nel corso delle esperienze precedenti ne’ tanto meno collegarsi “ad ogni tipo di legame intrecciato tra noi in quel po’ po’ di vicende.”
In realtà le due autrici non pensavano fosse utile ripercorrere le strade già percorse da altri, rifacendosi alle numerosissime biografie dei personaggi di cui avevano intenzione di raccontare. Alla fine l’insieme delle ricerche storiche, adattate alle loro esigenze, si sono uniformate alle percezioni parasensoriali, facendo sì che il testo mettesse a fuoco talune circostanze piuttosto che altre. Leggendo con attenzione “Cammina nell’anima”, ci si rende conto che si tratta di una miscellanea tra dati tangibili, documentabili attraverso la lettura della vita vera dei personaggi trattati e l’intuizione nata per mezzo delle ricerche effettuate da Pina e Loredana sulle loro vite precedenti.
Ad esempio quella che conduce alla narrazione delle vicende vissute in una tribù di Lakota Sioux, stabilitasi con intenzioni pacifiche nel territorio tra il Missouri e il Mississipi, in un tempo che non viene precisato, intesa ad effettuare una sintesi di tutte le incarnazioni che le due donne hanno esperito fra i Nativi Americani.
Anche nella fede sulla reincarnazione dobbiamo annotare tra popoli e religioni differenti molte similitudini, anzi, molte teorie tanto analoghe da porsi il quesito se, in un lontanissimo passato sia esistita una realtà ramificatasi successivamente nel ricordo dei popoli attraverso le credenze orali e scritte di etnie diverse e lontanissime tra loro per spazio e tempo. Per saperne di più, riferito alle esperienze straordinarie delle autrici, non resta che leggere il libro.
Bianca Fasano
[1] George Foot Moore -Storia delle religioni -Vol.II. Edizioni Laterza.