Ospite di “Corti in Cortile”2024 anche l’attore-cantautore-ballerino- catanese Danilo Arena , da recente l’abbiamo visto interprete dell’agente Salvatore Lo Faro nella Fiction di Canale 5 “Vanina- un Vicequestore a Catania”con la regia di Davide Marengo, tratta dai libri della Palermitana Cristina Cassar Scalia. E’ stato anche nel cast di : “Cambio Tutto” per la regia di G. Chiesa, “Comandante” Regia di E. De Angelis, “Io, Leonardo” regia Jesus Garces e protagonista in vari cortometraggi come :” L’Oro di Famiglia”regia di E. Pisano, “Il Vestito” regia M. Ravallese, “Librino Express”regia A. D’Agata, “Il Pescatore di Kalkan”regia A. Di Blasi, “To Be the First”e “ Colapesce” regia di V. Di Prima.Oltre che in “Vanina” in TV l’abbiamo potuto apprezzare, sempre diretto da D. Marengo nella :” Sabbia Nera”(ispettore Lo Faro) e nel “ Cacciatore3” (Fabio Paladini), diretto da M. Rovere in “Romulus”(Enrico Maria Artale), con la regia di D. Vicari in “Prima che la notte”( autista) e in “Che Dio ci aiuti 4” con la regia di F. Vicario( Tommaso). Danilo è anche al suo secodo disco come cantautore dopo “Parlarti di me” la sua ultima fatica è “Lettere mai Spedite”.
- Tu Provieni dalla periferia di Catania come sei riuscito a fare l’attore
R: Io sono riuscito a fare tutto quello che faccio, che hon fatto e che farò, credendoci ed imponendo al mio cervello di riuscire a farcela
- Hai interpretato L’agente Lo Faro in “Vanina-Un Vicequestore a Catania”per la regia di D. Marengo, per te che sei catanese è più facile entrare nell’animo di un personaggio siciliano, capirlo meglio degli altri e quindi interpretarlo con più facilità
R: Io credo di poter davvero capire la mentalità di un essere umano più che geograficarizarlo. Credo che un personaggio che abbia un’anima, che ha un arco evolutivo, debba essere interpretato dalla giusta anima che poi sia catanese, pugliese o sardo, quello per me non fa differenza, la mia ambizione al livello attoriale è proprio interpretare magari un arabo.
- Grimaldi dice sempre che i personaggi devono essere interpretati da attori autoctoni, perchè afferma che i dialetti, le cadenze, uno non del luogo non potrà mai impararli alla perfezione.
R: Non posso negare che essendo di Catania il mio catanese sarà sempre meglio di quello di chiunque altro, oppure il romano di un attore romano sarà sempre meglio del mio, però sono un attore, e devo essere tutto quello che posso.
- Hai sofferto di anoressia e sei riuscito ad uscirene da solo ma ad un giovane che ne soffre cosa consigli, di uscirne da solo o di avere un aiuto
R: Il punto è sempre quello dal momento in cui una qualsiasi persona donna o uomo che sia, venga aiutata ma non accetta l’aiuto è inutile che venga aiutata, ne riuscirà ad uscire solo dal momento che accetta l’aiuto aiutandosi anche lui stesso.
- Il corpo per un attore è un’estenzione del proprio lavoro , soprattutto gli attori di teatro si esprimono molto con il corpo, tu che rapporto hai con il tuo
R: E’ un rapporto altalenante, secondo il personaggio che devo interpretare e quello che mi è richiesto, per “Vanina” ad esempio sono arrivato a 55 chili, ma di massa muscolare, ero praticamente fisicato, mentre invece per “Comandante”son dovuto molto dimagrire, fisico non dovevo avercene, comunque ora non ho più i problemi che avevo prima
- Hai fatto anche teatro, in quale dei due linguaggi, tra quello cinematigrafico e quello teatrale ti trovi meglio, più a tuo agio
R: Io credo fortemente che il linguaggio teatrale sia bellissimo, però trovo più soddisfazione personalmente in un set cinematografico
- E perchè?
R: Perchè riesco a intrasimulare quella vita, ti faccio un esempio, al teatro non posso scappare, fare un inseguimento, salire su un’auto accenderla e partire con quell’auto, a me piace di più l’azione, la verità, la prestazione, l’estremismo.
- Che in teatro non si possono avere
R: Si possono avere in parte, e poi vorrei anche smentire quando si dice che in teatro è buona la prima, anche sul set se un attore non da la prima lo iniziano a guardare non dico male ma ti dicono:”però la prima non me l’hai data”, io personalmente punto sempre a dare il massimo fin dal primo ciak battuto per quella scena, avendo fatto letture, prove e poi si può continuare a lavorare.
- Tu tra tutti i personaggi che hai interpretato finora con quale hai avuto più affinità
R: Nessuno e tutti, lo sai perchè ti dico questa cosa, perchè tutte le volte che partecipo ad un progetto ne sposo completamente la causa, che non si venga mai a dire che Danilo Arena ha detto che quel personaggio ce l’ha più nel cuore e di conseguenza ha messo più impegno in quel progetto piuttosto che in un altro, perchè dal momento che decido di accettare d’interpretare un personaggio io do il massimo per quel personaggio.
- Ti sei laureato a Catania in Arti e Mestieri dello Spettacolo, ho letto che la tua tesi-Il Mio Cinema- e diventato un libro dal titolo ABCinema l’hai pubblicato
R: No, per il momento lo tengo fermo in quanto ritengo che i tempi non siano maturi, forse lo pubblicherò tra 70 anni.
- So che hai anche insegnato all’interno dello stesso Istituto Di Arti e Mestieri dello Spettacolo, come ci sei riuscito
R: Grazie ad una borsa di studio della durata di 3 anni che mi fu concessa e che poi appunto si concluse con la tesi dal titolo-Il Mio Cinema-. La Direttrice del College mi disse all’epoca, che quella tesi poteva essere un programma d’insegnamento all’interno dell’Accademia, in effetti poco tempo dopo iniziai ad insegnare Didattica Base Cinematografica all’interno dell’Istituto.
- Nel libro ancora non pubblicato ABCinema i lettori cosa potranno trovare
R: ABCinema non è altro che un manuale di didattica, in cui si spiega, a grandi linee, ciò che bisogna fare per realizzare un’opera cinematografica. Vi si possono trovare tutti i passaggi che occorrono per concepire un film: dallo sviluppo, alla pre-produzione, dalla produzione alla post-produzione, fino alla distribuzione. Ogni fase viene spiegata con il supporto di illustrazioni, il testo si alterna al disegno rendendo il manuale leggero e scorrevolo.
- Dopo il trasferimento a Roma hai partecipato al Videoclip di Ultimo- I tuoi particolari-che ha poi portato alla realizzzazione del Corto“L’Oro di Famiglia”com’è nata la collaborazione con Emanuele Pisano
R: Pisano, ha dichiarato in un’intervista di avermi scelto vedendomi in foto. In quel Videoclip avevo solo una scena, ma evidentemente bastò per convincere il regista delle mie qualità: In quell’occasione iniziammo a parlare, fino a quando, prima della stagione estiva 2019, mi propose di essere il Protagonista del corto “L’Oro di Famiglia”, con il quale sono arrivato a vincere oltre 30 premi e che ci portò nel 2021 ad essere candidati per il David di Donatello.
- In molti Film Festival Internazionali hai vinto il Premio come Miglior attore prtagonista con i Corti –l’ Oro di Famiglia e –Il Vestito- che sentimenti provi verso questi 2 progetti
R: Verso questi 2 Corti nutro un affetto profondo, perchè rappresentano i miei primi passi verso il mio grande sogno che è stato sempre quello di entrare a far parte del mondo del cinema. I riconoscimenti ottenuti, hanno fatto sì che venissi notato da diverse realtà, tra cui la RAI e i Registi Davide Marengo e Fabio Paladini i quali mi hanno poi dato l’opportunità di misurarmi nel mio primo ruolo da protagonista ne –Il Cacciatore3-.
- Tu sei anche un cantautore, anzi hai iniziato i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo in un ambiente musicale, collaborando con tuo padre nei piano bar, la tua ultima fatica discografica s’intitola .”Lettere Mai Spedite”qual’è il file en rouge di questo disco
R: Il filo conduttore non è altro che la verità che non sono riuscito a dire in faccia all’amore. Questo è.
- Hai in programma concerti per far conoscere la tua musica
R: Si, anzi ne farò uno a Belpasso ad Agosto l’estate prossima, ancora però non so la data precisa.
- E si girerà una seconda stagione di -Vanina-
R: Si, leggeremo a Febbraio ed inizieremo a girare a Marzo a Catania.
- Un tuo sogno nel cassetto
R: Avere un ruolo da protagonista al cinema e vincere il David di Donatello come ho promesso a papà.