Uniti per formare giovani alle produzioni enogastronomiche innovative
Solo ventiquattro giovani campani potranno seguire il corso di “Tecnico delle produzioni tipiche e delle tradizioni enogastronomiche del territorio”, Innovativo percorso formativo multidisciplinare che vede la partecipazione diinfluencer e chef del rango di Alfonso Iaccarino, Gino Sorbillo, Gennarino Esposito, Mario Avallone, Paolo Barrale, Errico Porzio e molti altri. La direzione scientifica è affidata al docente Alex Giordano, tra i principali esperti italiani di Social Innovation e Digital Transformation. E’quindi un team di eccezione quello guiderà i ventiquattro giovani diplomati, con età inferiore ai 35 anni, nel “Digital 4 Food 5.0”, corso della Regione Campania curato e organizzato da Euroformazione di Atripalda.
L’obiettivo, oltre quello di far comprendere le pratiche per la trasformazione basica, di formare social media manager e social media marketer, specializzati nella comunicazione dei presidi di qualità dell’ecosistema enogastronomico.
Il corso prevede 400 ore di aula e anche 400 ore di stage presso le aziende. È tra le prime esperienze di alta formazione nel settore del Digital for Food, non solo a livello regionale, che vede insieme i principali professionisti in Italia del digital marketing per il cibo, con foodinfluencer e manager di alcune delle più rinomate aziende nel settore enogastronomico. Il laboratorio sul digitale si terrà presso il SocietingLab nel Polo Tecnologico dell’Università di Napoli a San Giovanni a Teduccio.
A formare i giovani ci saranno, oltre a ristoratori di riconosciuta fama e bravura, anche studiosi, blogger e giornalisti come Karl Wolfsgruber, Adam Ardvisson, Stephanie Cabibbo, Francesca Pace, Annalisa Zordan, Paolo Barrale, Giuseppe Corsini, Karen Philips, Giulia Reali. E ancora: Giovanna Montera, Valentino Tafuri, Valentina Pia Pietrocola, Ermando Marchese & Alessio Tommasini, Giancarlo Panico, Maria Luisa D’Urso, Giuseppe Coletti, Ivan Agostino, Adam Arvidsson, Flavia Corrado, Valentina Castellano, Valentina Cappiello, Marcello Affuso e Luciano Pignataro, tutti componenti dell’Advisory Board. “È una bella sfida – afferma Pasquale Penza, direttore del corso – e, grazie a tutte le eccellenze coinvolte, abbiamo immaginato che solo innovando i percorsi formativi è possibile aumentare sensibilmente le possibilità di occupazione degli allievi incontrando le effettive esigenze delle imprese che non lasciano più spazio all’improvvisazione. Abbiamo modificato – continua Penza – il paradigma finora adottato, conformandolo ai tempi e alle tecnologie e sperando di contribuire ad una maggiore consapevolezza delle opportunità derivanti dalla digital trasformation”.
La partecipazione al corso è gratuita per i selezionati e prevede anche un’indennità di frequenza di 1.200 euro. La direzione scientifica del corso, che si terrà ad Atripalda, in provincia di Avellino, e a Napoli, è affidata ad Alex Giordano, attualmente considerato uno dei principali esperti italiani di Social Innovation e Digital Transformation applicati al FoodSystem. Ideatore e cofondatore di Ninja Marketing. Giordano, già consulente di brand del calibro di TIM, Google, Chicco, Tiscali, Fiat, Mulino Bianco, Cantine Antinori e molti altri, ha insegnato in diverse università italiane e straniere ed oggi è docente dell’Università Federico II di Napoli dove dirige il Rural Hack, il laboratorio dedicato all’Agritech all’interno del Centro servizi metrologici e tecnologici avanzati (CeSMA) nel Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio.
“Il cibo autentico e di qualità, grazie agli strumenti del digital storytelling, diviene mezzo potente attraverso il quale veicolare e trasmettere l’identità, le tradizioni e l’essenza dei sapori della terra – dice Alex Giordano – e ciò richiede la necessità di comprendere appieno non solo tecniche, strumenti e modalità di comunicazione, ma le peculiarità intrinseche che distinguono i singoli piatti e alimenti ed i contesti socio-culturali in cui sono immersi. In questo – conclude – gli strumenti della comunicazione digitale unite alle Tecnologie 4.0 come robotica, intelligenza artificiale, Internet of Things, blockchain, realtà virtuale ci aiutano a rendere oggettivo il valore e le qualità intrinseche deinostri prodotti di eccellenza”.