Ancora un’ora e sara’ ufficiale: Rafa Benitez non e’ piu’ l’allenatore del Real Madrid. Alle 17.30 e’ annunciata una conferenza stampa di Florentino Perez e per la stampa spagnola non ci sono dubbi, annuncera’ l’esonero del tecnico con la guida della prima squadra che verra’ affidata a Zinedine Zidane. Il pareggio di ieri a Valencia ha definitivamente segnato la sorte del 55enne tecnico madrileno che, cresciuto al Real prima come calciatore e poi come allenatore, vede cosi’ interrompersi il sogno che aveva coltivato a lungo e che finalmente era riuscito a coronare.
Lasciata la Casa Blanca nel ’95 – all’epoca era alla guida della seconda squadra-, Benitez si era fatto le ossa in Spagna con Valladolid, Osasuna, Extremadura e Tenerife prima dell’approdo a Valencia, dove vince per due volte la Liga oltre a una Coppa Uefa. Al Mestalla non lo hanno ancora dimenticato (“ci hai regalato gli anni migliori delle nostre vite, grazie!”, lo striscione che lo ha accolto ieri) e cosi’ anche a Liverpoool, dove in sei stagioni ha conquistato una Champions (oltre a una finale persa), una Coppa d’Inghilterra e una Supercoppa Europea. Poi l’esperienza da cancellare con l’Inter (dove comunque vince una Supercoppa Italiana e un Mondiale per club), il rilancio al Chelsea (dove conquista l’Europa League) e quindi i due anni di Napoli, dove ottiene una coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Poi la chiamata del Real per il dopo-Ancelotti ma il rapporto con la stampa e con i giocatori non decolla e lo 0-4 nel Clasico col Barcellona e’ l’inizio della fine. Il terzo posto in Liga (37 punti in 18 giornate) e il pasticcio in Coppa del Re (schierato lo squalificato Cheryshev e blancos eliminati) non sono stati d’aiuto e a poco serve la qualificazione agli ottavi di Champions con tanto di primo posto nel girone: contro la Roma tocchera’ a Zidane, secondo nel girone 2 della Segunda B (terza divisione) alla guida del Real Madrid B. Lo stesso da cui era partito Benitez. (ITALPRESS).