Ebbene si, il maestro Riccardo Chailly, ha voluto riproporre il fiasco pucciniano del 1904: una Madame Butterfly che quel 17 febbraio 1904 non conquistò il pubblico milanese ma che a breve tempo, dopo il distacco da Ricordi, ottenne il tripudio a Brescia garantendo a Giacomo Puccini il successo e la gloria. A tal proposito è bene ricordare le parole di Giovanni Pascoli, grande amico ed estimatore di Puccini il quale disse :”Vola farfallina!” infatti ancora oggi la Butterfly è una delle opere più amate e rappresentate al mondo.
Si tratta di una delle composizioni più amorevoli, più dolci, più universali mai scritte: un amore rinnovabile, una conversione religiosa, un abbandono totale ad un uomo ingannevole che forse approfitta dell’innocenza di una ragazza di 15 anni: infatti Chailly rimette in scena la richiesta del figlio nato da Butterly e Pinkerton da parte di lady Kate Pinkerton, (il mezzosoprano egregiamente interpretato dalla debuttante Nicole Brandolino), mettendo in luce l’amore materno, il perdono, la comprensione e solidarietà femminile davanti alla vigliaccheria maschile del tenente Pinkerton (Bryan Hymel); infatti in questa versione manca l’aria “Addio fiorito asil” la quale attribuiva all’americano tenente un aspetto molto più umano.
Grande apprezzamento da parte del pubblico specie per la semplice eleganza degli abiti, l’eterea scenografia che sembrava emanare i profumi magici d’oriente, innovativo l’introduzione del cembalo a corde che sottolinea l’ambiente esotico voluto sia da Puccini che da Chailly. Una splendida Cio Cio San , interpretata da Maria Josè Siri, se pur attempata per essere una quindicenne, ma dalle evidenti doti canore; un capace Pinkerton (Bryan Hymel), una grandissima Annalisa Stroppa nel ruolo di Suzuki che oltre elevate doti canore ha dimostrato grande sensibilità e predisposizione interpretativa, ma un grande merito va oltre che al maestro Chailly, al regista Alvis Hermanis che dopo “I Due Foscari” della scorsa stagione, sa sempre maggiormente coinvolgere ed emozionare il pubblico.