Oltre 2 milioni di Euro, messi a disposizione dall’Ecopneus per la campagna Io scelgo la strada giusta, di cui 1 milione e mezzo messo a disposizione dai soci, maturato come avanzi di gestione prima della loro adesione, al quale si sono aggiunte risorse rese disponibili da Ecopneus in linea con quanto previsto dalla legge. Questo è l’investimento per la raccolta straordinaria di Pfu nella Terra dei Fuochi messo in campo nel 2014, ma che continua ancora.
QUANTITÀ DI PNEUMATICI TOLTI DALLA STRADA
Dalle strade della Terra dei Fuochi sono stati tolti l’equivalente di oltre 46.000 pneumatici per essere avviati al recupero da parte dell’azienda. A queste bisogna aggiungere le 8.483 tonnellate che giacevano abbandonate da oltre 20 anni nel sito di Scisciano. Un’operazione che si lega alle attività del protocollo firmato, ma realizzata con ulteriori risorse messe a disposizione da Ecopneus.
I comuni, attraverso la società di raccolta da cui sono già localmente serviti, effettuano la raccolta sul suolo pubblico per concentrare poi i Pfu in aree idonee al loro temporaneo stoccaggio e permettere il successivo prelievo gratuito da parte di Ecopneus, che invia il materiale a recupero di materia o di energia.
L’IMPEGNO DEL MINISTERO
Contemporaneamente al protocollo, in campo l’impegno del ministero dell’Interno, attraverso il suo delegato, Donato Cafagna, a interventi sul territorio sul fronte del controllo e della repressione dei roghi.
Coinvolti nel progetto tutti i comuni del casertano e del napoletano che hanno firmato il protocollo d’intesa a giugno del 2013, ma successivamente se ne sono aggiunti di nuovo, tanto che nonostante la campagna si sia conclusa il 31 dicembre del 2014, gli interventi continuano grazie alla disponibilità di fondi.
IL RECUPERO DEI PFU
Attraverso un processo di frantumazione in pezzature di varie dimensioni la gomma da PFU continua ad
avere nuova vita in numerose applicazioni: asfalti modificati (più silenziosi e sicuri), superfici sportive,
elementi di sicurezza e arredo urbano, componenti per l’edilizia con finalità insonorizzanti e antisismici,
ecc.
Il Protocollo prevede che il polverino di gomma ottenuto dalla lavorazione dei PFU raccolti venga messo
gratuitamente a disposizione per progetti di pubblica utilità (strade, installazioni sportive, aree gioco
per bambini, ecc.) promossi dai Comuni aderenti che ne faranno richiesta.
LA GESTIONE EFFICIENTE DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE
L’intero sistema si basa sul contributo ambientale, lo strumento economico che serve esclusivamente a
finanziare le operazioni di raccolta e recupero dei PFU, che ogni consumatore versa al momento dell’acquisto di un pneumatico nuovo per coprire le spese di gestione di quello “fuori uso” staccato dal veicolo.
Essendo Ecopneus una società senza fini di lucro, eventuali avanzi di gestione di fine anno devono essere riportatinel conto economico dell’anno successivo e, per una quota di almeno il 30%, destinati ad operazioni di prelievopresso i cosiddetti “stock storici”. Prima che diventasse operativo in Italia un sistema di raccolta e recupero deiPFU-Pneumatici Fuori Uso a livello nazionale, per anni si sono formati grandi accumuli di PFU pressoaziende di raccolta o trattamento che poi, a seguito di vicende ai confini della legalità, hanno lasciato sul territorio queste pesanti eredità: i cosiddetti “stock storici.
Dal 2011 ad oggi Ecopneus, grazie agli avanzi di gestione ottenuti da un’amministrazione oculata ed efficace, è
intervenuta in 11 di questi “stock storici” riuscendo a prelevare oltre 60.000 tonnellate di PFU pari a oltre 6,5
milioni di singoli pneumatici vettura.