Promuovere la formazione di operatori specializzati con l’obiettivo finale di consentire l’ingresso di nuove risorse nei cantieri della provincia etnea. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato questa mattina tra Ance Catania, Ente Scuola Edile e l’Associazione Sant’Egidio.
«Oggi più che mai le nostre imprese edili hanno difficoltà nel reperire manodopera qualificata come carpentieri, ferraioli, stuccatori, mastri muratori – ha sottolineato il presidente dei Costruttori catanesi Rosario Fresta – i motivi sono da ricercarsi soprattutto nella mancanza di ricambio generazionale, acutizzata con l’avvio dei lavori incentivati da Superbonus, Ecobonus, Sismabonus 110%. Grazie a questo accordo Ance Catania s’impegna a individuare, tra le imprese associate, strutture disponibili ad assumere alcuni degli allievi formati e ad inserirli tutti nella banca dati lavoratori edili nazionale».
Le risorse selezionate dalla Comunità di Sant’Egidio, tra le fasce più deboli e vulnerabili, avranno l’opportunità di partecipare ai corsi – organizzati ad hoc – da Esec: «Ci impegneremo a erogare la formazione alle persone che verranno individuate e segnalate dagli operatori della Comunità che sostiene i più bisognosi sul territorio – ha spiegato il presidente di Ente Scuola Edile Catania Giuseppe Alì – Partiremo con il Corso di primo ingresso in cantiere, dove verranno illustrati i concetti base inerenti la salute, la sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri edili mobili; poi proseguiremo con percorsi maggiormente professionalizzanti. Un’iniziativa che mira, come da finalità statutarie del nostro ente, anche alla crescita di tutti gli operatori della filiera».
«Ancora una volta Ance Catania è vicina alla nostra comunità – ha concluso Emiliano Abramo, presidente di Sant’Egidio a Catania – e questa volta con Esec abbiamo trovato una porta aperta per reinserire, in un momento di disperazione lavorativa ed economica, tante persone che non hanno opportunità lavorative. Un’occasione di formazione gratuita e, speriamo, di inserimento professionale nel settore delle costruzioni, per tanti che oggi non possono guardare al futuro con speranza e ottimismo».