Entra nella fase dei test il progetto di ricerca sull’idrogeno avviato da Graded a Dubai in collaborazione con l’Università di Sharjah. L’intervento, intitolato “Green Hydrogen Storage combined with a bifacial PV system”, ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di alimentazione a micro-rete a celle a combustibile fotovoltaico/idrogeno per edifici efficienti dal punto di vista energetico utilizzando il raffreddamento integrato del soffitto radiante e le tecnologie del tetto freddo. Sono state testate le prestazioni di diversi tipi di pannelli solari e l’Università sta ora procedendo con le simulazioni, al fine di ottimizzare le performance di tutti i componenti.
L’impianto che la società napoletana del settore energetico guidata da Vito Grassi intende sviluppare negli Emirati punta a ridurre di circa il 40% i consumi negli edifici. L’obiettivo è utilizzare questi impianti pilota di micro-cogenerazione, studiarne i benefici ambientali e replicare la tecnologia su larga scala, affinché si possano raggiungere i target di carbon neutrality. A lavorare al progetto sono ingegneri e tecnici Graded sia della sede italiana (Davide Capuano e Giuseppe Gregorini) che della Branch a Dubai (Giada Boudekji).
Fa passi in avanti a Dubai, intanto, anche la ricerca sviluppata da Graded in collaborazione con il Rochester Institute of Technology che prevede una soluzione innovativa per il raffreddamento degli ambienti attraverso l’utilizzo dell’energia geotermica. Il progetto, che si è aggiudicato il premio per la migliore “Green Building Research” dell’anno ai “MENA Green Building Awards 2022”, passa ora al prossimo step: realizzare fori nel terreno della profondità di 100 metri (nella fase 1 erano di 40 metri).
Una volta immessa sul mercato, la nuova tecnologia consentirà di garantire un consistente risparmio energetico ed economico: l’impianto richiede, infatti, bassi costi di manutenzione e necessita di poco spazio perché si sviluppa in verticale nel terreno.