Devo essere sincera: alla luce della mia personale convinzione che a ciascuno sia possibile scegliere la propria sessualità (tenendo fuori, ovviamente, quanti dirigono il loro interesse per i bambini), mi ero chiesta come mai molte pubblicità di prodotti dimostrassero apertamente la loro “gay friendly”, quasi che la cosa fosse messa in discussione e chiarirla, ancora necessario.
Però, seguendo ultimamente “Grantchester”, una serie televisiva britannica prodotta a partire dal 2014, laddove un personaggio, Leonard Finch (un giovane prete anglicano, assegnato come curato alla parrocchia di Sidney Chambers a Grantchester), trova molte difficoltà sociali, legali e psicologiche, essendo omosessuale,mi sono resa conto come sia il raggiungimento di una effettiva liberazione per tanti, questa libertà sessuale e non basti mai sottolinearla, in tutti gli ambiti in cui si può, perché non è davvero così scontata come si vorrebbe credere.
Leonard Finch , pur amando un uomo, lottando con la sua omosessualità, a un certo punto si fidanza con una donna del posto, finendo poi per lasciarla.
Mi ha richiamato alla memoria la storia di un grande scienziato del passato: Alan Turing.
“ (…) controllato dalla società dell’epoca per le sue pulsioni sessuali ritenute illegali, (…). Nel 1952 purtroppo, fu Alan Turing stesso a mettersi nei guai, denunciando un furto, avvenuto a casa sua. Difatti il ladro. una volta che venne preso, asserì di essere stato pagato da Turing per prestazioni sessuali e quindi averlo derubato. In conseguenza di ciò lo scienziato fu processato e nel 1952, riconosciuto colpevole, dovette scegliere tra il carcere e le iniezioni di estrogeni (che al tempo erano ritenute una cura, appunto, per l’omosessualità maschile), per un anno. L’8 giugno 1954 fu trovato morto nel suo letto dalla domestica Si sosterrà poi che si fosse avvelenato mangiando una mela intrisa di cianuro di potassio. Tuttavia occorre ricordare come gli piacessero molto le mele (la cosa era risaputa), e che non fosse affatto difficile iniettare il cianuro nella polpa della mela. Qualcuno ha poi sostenuto che Alan Turing fosse restato colpito dalla favola di Biancaneve e della mela avvelenata.”[1]
“ Sul tema doveva essere confuso, o forse desideroso di “normalità”, si pensi che apprese a fare la maglia da una ragazza che aveva deciso di sposare, nonostante la propria omosessualità. Si chiamava Joan Elisabeth Lowther Clarke. Le chiese di sposarlo e le confessò la propria omosessualità, lei accettò lo stesso, però Turing decise in ogni caso di non sposarla e sciolse il fidanzamento nell’estate del 1941. Restarono tuttavia amici fino alla morte di lui.”
Alan si suicida. Il personaggio di “Grantchester”, a causa di un miserabile ricatto, finisce per perdere il lavoro nella Chiesa e dover affrontare un processo, durante il quale – nonostante l’appassionata testimonianza di William Davenport (reverendo di Grantchester), come testimone del personaggio – viene condannato a sei mesi di carcere.
Ribaltata, quindi, una volta di più nella passata realtà in cui i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) sia nel Regno Unito che altrove, non erano protetti e ricordando come nel nostro mondo globale continuino ad essere messi in discussione, perché nel mondo ci sono ancora settanta Paesi dove essere gay é addirittura illegale (in alcuni si rischia la morte), mi sono detta come continui ad essere importante che, sia nelle fiction che nei film e nelle pubblicità sia fondamentale intensificare un messaggio non discriminatorio.
D’altra parte è soltanto del 2013 una affermazione che suscitò un mare di poteste e costrinse una grande casa produttrice di pasta a fare marcia indietro:
“Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.
Questa la frase pronunciata da xxxxx xxxxxx durante la trasmissione La zanzara di Radio24 che mosse, al tempo, un fiume di polemiche sul web, social network, nei palazzi della politica fino a diventare materia del contendere tra aziende è da ricordare.
In seguito, invece, le pubblicità hanno cambiato atteggiamento.
Infine: con una affettuosa memoria ad Alan Turing e ai tanti che hanno patito le leggi discriminatore e una particolare attenzione a quanto ancora si dovrà fare per aiutare quanti vivono, nel mondo, pericolose discriminazioni, battiamoci tutti perché vengano abbattute ogni tipo di disparità, anche sottilmente nascoste.
Bianca Fasano
[1] “Da “La grafia dell’amore e dell’odio ed altri metodi di conoscenza dell’essere umano. Vol. I. Bianca Fasano