Antonio Troise
Chi sperava che, insieme con i Paesi contagiati, potessero finire in quarantena anche le polemiche politiche è rimasto sicuramente deluso. Gli appelli all’unità lanciati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sono puntualmente, caduti nel vuoto. Neanche la chiamata alle armi contro il contagio arrivato dalla Cina è riuscito a costruire un clima di solidarietà nazionale. Tanto che già da ieri il governo è tornato ad essere assediato. Da una parte le bordate del leader della Lega, Matteo Salvini, che è anche salito al Quirinale per manifestare tutte le sue preoccupazioni. Dall’altro il fuoco “amico” dei renziani, che non perdono l’occasione per marcare la propria differenza rispetto a quell’esecutivo giallo-rosso che pure hanno contribuito, in maniera determinante, a far nascere.
Alcune critiche non sono del tutto campate in aria. Probabilmente il governo, sull’onda dell’emergenza, ha commesso qualche errore. Soprattutto di comunicazione. Subito dopo la scoperta dei focolai di contagio in Lombardia e Veneto, è scattato una sorta di allarme generalizzato, fortemente amplificato dai media e abilmente sfruttato dai nostri competitor sui mercati internazionali. Con effetti a catena sui principali settori del Made in Italy e del turismo. Quando si ha a che fare con la sicurezza dei cittadini, la prudenza non è mai troppa. Ma, probabilmente, sarebbe stato meglio allinearsi con i sistemi di monitoraggio adottati, dagli altri Paesi europei dove il numero dei contagiati è ancora sensibilmente inferiore rispetto all’Italia. Un caso? Vedremo. Resta il fatto che, anche di fronte ad un emergenza come questa, la Politica ha continuato a mandare in onda il solito teatrino, fatto di polemiche, scontri al vetriolo e strumentalizzazioni. Tutti in ordine sparso, l’opposizione leghista con la gran voglia di tornare alle urne per passare all’incasso dei consensi. E la maggioranza di governo, divisa fra chi sostiene il premier e chi, invece, vuole acquisire maggiori spazi di potere. Servirebbe, insomma, non solo un vaccino contro il coronavirus ma anche contro quella cattiva politica che ha poco a cuore gli interessi generali del Paese.