Dal 2 al 5 maggio, al Piccolo Bellini di Napoli debutterà Il contrario di uno dell’Associazione Maestri di Strada e l’Associazione Trerrote, tratto da Erri De Luca e dalle testimonianze storiche raccolte inGuerra totale di Gabriella Gribaudi. L’adattamento e la regia sono a cura di Nicola Laieta, con in scena i giovani del Laboratorio Territoriale delle Arti dell’Associazione Maestri di Strada ONLUS e gli educ-attori dell’Associazione Trerrote. Lo spettacolo, che ha registrato già il tutto esaurito, è una co-produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Maestri di Strada, Trerrote in collaborazione conCentro Giovanile Asterix e l’Asilo. I movimenti scenici sono a cura di Irene Vecchia, i costumi di Daniela Salernitano e la scenografia di Peppe Cerillo.
Per la terza stagione teatrale consecutiva, Maestri di Strada e Trerrote presentano una pièce al Teatro Bellini di Napoli, confermando una collaborazione tra le associazioni, il cui lavoro si svolge prevalentemente a San Giovanni a Teduccio, e il teatro di via Conte di Ruvo. Una collaborazione che si fortificherà l’anno prossimo attraverso la partecipazione di nuove attività teatrali ed educative.
Nicola Laieta, dirigendo i giovani allievi del Laboratorio Territoriale delle Arti, torna al Piccolo Bellini con Il contrario di uno, la cui idea nasce dopo un’escursione sul Vesuvio in cui i giovani di Maestri di Strada hanno dialogato con Erri De Luca sul tema della bellezza che nasce dalle catastrofi.
«Lo spunto del lavoro – spiega Laieta – è partito da Morso di luna nuova, il racconto della città durante il suo anno forse più catastrofico, il ’43, che ha prodotto uno dei suoi frutti più belli: la propria liberazione. La mia idea è quella prima di tutto di omaggiare un autore e poeta, ormai noto in tutta Europa. Tutto questo senza dimenticare il senso del mio lavoro teatrale con i giovani, ovvero crescere, creare insieme, accompagnarli a scoprire e integrare le infinite possibilità racchiuse nel processo creativo e nella loro adolescenza».
Morso di Luna Nuova di Erri De Luca e Guerra totale di Gabriella Gribaudi sono i due testi che hanno dato ispirazione al lavoro, accomunati dalla divorante curiosità per il Novecento, secolo che con le sue vicende storiche tanto ha segnato la città di Napoli. Il laboratorio teatrale, realizzato dalle associazioni Maestri di Strada Onlus e Trerrote, ha coinvolto giovani e adolescenti della periferia Est di Napoli e studenti universitari interessati ai campi dell’educazione e dell’arte.
Ai testi dello scrittore, si sono aggiunte le testimonianze del popolo napoletano, durante la Seconda Guerra Mondiale, raccolte in Guerra totale di Gabriella Gribaudi. Il lavoro parte da una riflessione del regista Nicola Laieta: «Parlare della guerra che hanno vissuto i nostri nonni, della perdita di tutto a causa delle bombe e della follia di un dittatore, può aiutare i ragazzi a capire la storia di oggi? Sì può apprendere la storia attraverso uno spettacolo? Sì può partire dalle proprie tragedie personali per comprendere quelle degli altri? Il nostro percorso ha dato corpo e volto a quei ricordi e a quelle vite quasi sempre adolescenti che con il loro napoletano così teatrale, così ‘eduardiano’ hanno saputo parlare ai nostri giovani attori che di quel secolo non conoscono che echi lontani e confusi – si legge nelle note di regia – Giovani personaggi parlano a giovani e giovanissimi attori, raccontandogli le conseguenze di quella folle tracotanza, disprezzo dell’altro, culto della violenza che fu anche il fascismo con le sue leggi razziali».
Lo spettacolo nasce tra l’incontro/scontro tra l’identità dei personaggi della Storia con le storie di Erri De Luca. Qui, i ragazzi si conoscono più a fondo e confessano segretamente il loro desidero di grandezza, di eroismo, di pienezza che la società odierna gli nega perché è qualcosa di non manipolabile e influenzabile. In questo spazio, l’Io è tutto e niente, è inafferrabile, è vivo.
Lo spettacolo è stato presentato in forma di studio a Sala Assoli il 4 dicembre 2018 per il programma di Quartieri di vita, sezione invernale di Napoli Teatro Festival Italia, a seguito del laboratorio dal titolo “Che sia l’ultimo compleanno di guerra”.