Sorpresa Ancelotti: al San Paolo presenta il quattordicesimo Napoli differente in altrettante gare da inizio stagione. Il mister ne cambia sette rispetto la partita con la Roma. E i risultati gli danno ragione.
Al nono, break di Koulibaly che ruba palla a centrocampo, riparte con veemenza e appoggia per Insigne che controlla di destro e d’esterno batte il portiere dell’Empoli. Gli ospiti non hanno timore, si lanciano all’attacco e prende spesso alle spalle i centrali di centrocampo.
Il Napoli, sornione, attende l’errore degli avversari che arriva al trentottesimo: Insigne ruba palla. appoggio per Mertens che si inventa un colpo da biliardo vincente dal limite. Eguagliato a quota 73, in azzurro, il record di Careca. E, a bordo campo, dopo il gol, danza come il campione brasiliano dei tempi di Maradona.
Alla ripresa, capitan Insigne e compagni, si specchiano un po’ troppo e l’Empoli ne approfitta per accorciare le distanze con una verticalizzazione di Krunic per Caputo.
Soffrono gli azzurri. Ma gli innesti di Allan e Callejon ridanno equilibrio. La squadra rimette la sfida sui binari giusti con un’altra perla di Mertens. Poi il Napoli dilaga con Milik subentrato Zielinski, che cala il poker dopo una pregevole combinazione Insigne-Mertens. infine, il belga si mette di nuovo il proprio e trova la tripletta tempo scaduto. Il record di Careca è abbondantemente superato. Ora il Napoli è secondo a tre punti dalla capolista Juventus, in attesa della gara il Cagliari e di Inter-Genoa.