Sono deluso. Annaspo nel mio animo e poi mi lascio cadere sul letto, esanime. Mi odio quando non prendo la mia vita in mano. Ho sempre vergogna. Ho dubbi su tutto. Perché?
Poi ci si mette anche la pandemia. Voglio chiamarla “pandemia”. Sono quasi due anni che siamo nella morsa del riaprire e del chiudere. Basta…devo conoscere quella ragazza dai capelli rossi.
Dove lo trovo il coraggio?
Da poco hanno riaperto i negozi. Guardo una vetrina e quel vestito dovrebbe essere perfetto per quella ragazza. Il mio mondo è fatto di sogni. Vorrei…non vorrei…ma non so cosa fare.
“Carlo, domani andremo a fare colazione nel bar di George. Va bene?”, dico al mio amico.
“Come mai in quel bar? Per me va bene!”.
Questa è la prima fase. Nella seconda, percorrerò la strada giusta.
L’aria è fresca, il sole è timido. Timido come me. Io e Carlo, ci sediamo fuori e arriva lei. Ha dei libri, ne cade uno. Lo prendo e la aiuto a sistemare gli altri.
“Grazie, sei gentile, io sono Maria”.
“Io sono Roberto. Vuoi fare colazione con noi?”.
“Ma certo”.
Iniziamo a parlare di cose piacevoli, di questo mondo che vola sui nostri attimi. Questo è il mondo che ci ruba il futuro. Mi perdo in questo giorno. Ho conosciuto Maria, la ragazza dai capelli rossi. Finalmente. Sono una pianta che cresce…
Rosa Mannetta