Una mostra contro la violenza sulle donne, per richiamare l’attenzione su una pratica terribile, quella di sfregiare le donne con l’acido, che purtroppo in India è ancora molta diffusa. E che purtroppo sta prendendo piede anche in Europa. Il reportage “Sheroes” è firmato dal fotografo Federico Borella, 33enne bolognese, e gli scatti sono stati fatti ad Agra, in India, sul progetto Sheroes Hangout Café, locale per turisti vicino al Taj Mahal fondato dalla Ong Stop Acid Attack con lo scopo di reinserire nella società e nel mondo del lavoro le donne vittime di attacchi con l’acido. L’esposizione apre i battenti martedì 24 gennaio all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini di Argelato (in provincia di Bologna), dove resterà aperta al pubblico (ingresso gratuito) da mercoledì a domenica 29 (da 10 alle 13 e dalle 14 alle 18). Gli scatti di Borella non sono passati inosservati: un resoconto del reportage con un’intervista all’autore e alcune foto, nei mesi scorsi sono stati pubblicati sul sito della Cnn. Gli attacchi con l’acido alle donne sono un triste retaggio dell’India, mai superato. Riflettono una arretratezza culturale che, anziché estinguersi, ha fatto nuovi proseliti anche in Europa e purtroppo recentemente anche in Italia. Secondo la Acid Survivors Foundation in India, gli attacchi con l’acido sono causati da diverse situazioni, tra cui: controversie familiari, vendetta, gelosia, scambio di persona e reati sessuali. Con le sue fotografie, Federico Borella desidera sensibilizzare il pubblico della mostra su questi casi di violenza sulle donne, mostrando le sopravvissute da una prospettiva più positiva. Non a caso, una delle sue foto preferite è quella di una delle vittime, Rupa, che balla con i turisti all’interno del locale. La mostra “Sheroes” è allestita all’interno della sala Miura del museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato, in concomitanza con Arte Fiera Bologna e Art city Bologna. I visitatori potranno visitare anche l’esposizione del Museo dedicata alla storia di Lamborghini con un biglietto ridotto a 10 euro. (agenzia Dire- www.dire.it)