Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani in occasione del 48° anniversario dell’omicidio di Giovanni Spampinato intende ricordare la statura morale di un coraggioso giornalista siciliano vittima del terrorismo di estrema destra.
“Assassinato perché cercava la verità”, questo fu il titolo che L’Ora dedicò al giovane giornalista ragusano, suo collaboratore. Aveva solo 26 anni Mario, quando sei colpi di pistola fermarono la sua breve vita.
Il giovane giornalista, in quel periodo, stava portando avanti una poderosa inchiesta sull’omicidio di un antiquario, che conduceva a collusioni e coinvolgeva le più alte cariche cittadine. Ma non solo. Spampinato aveva documentato i rapporti delle organizzazioni di estrema destra locale con la criminalità organizzata.
Neofascisti, mafiosi e la Sicilia bene, su tutto questo aveva indagato il giornalista senza paura, il quale riuscì a ricostruire con lucidità gli oscuri intrecci tra il fanatismo politico e il marcio delle organizzazioni criminali. Nessun timore reverenziale nel raccontare come stavano i fatti. E i fatti, secondo Spampinato, raccontavano chiaramente la storia della città di Ragusa come preziosa tana di latitanti fascisti che puntavano al colpo di Stato.
La sua morte, voluta sia da Cosa Nostra che dalle correnti della destra eversiva, fu la cinica e violenta risposta alla sete di verità di un giornalista d’inchiesta che inorgoglisce il Nostro Paese. Ma l’Italia, quell’Italia fragile, impaurita e corruttibile non lo seppe tutelare.
Il CNDDU, convinto sostenitore dell’informazione libera, continua a portare nella scuola italiana le storie, troppo spesso dimenticate, di tanti giornalisti che sono morti per amore della verità. Giovanni Spampinato è certamente tra questi.
Crediamo che sia fondamentale per i giovani conoscere il grande contributo che il giornalismo d’inchiesta ha dato all’Italia per uscire dal torpore dell’omertà e dalle catene della criminalità organizzata.
Chiunque si sia battuto per la verità, per la giustizia, per la pace sociale e per il bene collettivo merita di vivere nella nostra memoria per gli insegnamenti che ha lasciato al Paese.
Il 27 ottobre deve essere un giorno da ricordare.
Giovanni Spampinato deve essere un nome da ricordare. L’Hashtag è #IoricordoSpampinato
Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU