Ospite musicale del TAOMODA 2024 Leo Gassman , figlio di Alessandro Gassman e di Sabrina Knaflitz e nipote del grandissimo Vittorio. “Buon sangue non mente”, infatti Leo oltre ad essere uno dei cantautori emergenti di maggior successo è anche un ottimo attore e lo ha dimostrato interpretando per RAI 1 il film :”Califano” per la regia di Alessandro Angelini.Come cantautore ha vinto il Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, tra le Nuove Proposte, nel 2020, con il brano:” Vai bene cosi”, nel 2023 è tornato a Sanremo sempre con Amadeus interpretando :” Terzo Cuore”. Il suo singolo “Take That” ha spopolato in tutte le radio e discoteche.Al TAOMODA è stato Premiato con il TAO MUSIC AWARD.
- Che rapporto hai tu con la moda
R: Della moda mi piace il lato creativo di uno stilista o di una persona che fa questo mestiere, la trovo un’arte, e come tutte le arti può dare spazio alla creatività di qualcuno.L’arte è sempre bella, perchè ti dà la piossibilità di esprimerti, di ampliare gli orizzonti anche delle persone attorno a te, quindi, si mi piace la moda, ma non sono un esperto devo dire la verità, so riconoscere le cose belle ma non ho quel tipo di ossessione nella mia quotidianità.
- Interpretando “Califano”, hai avuto un gran successo personale, che punti in comune hai riscontrato caratterialmente con Franco
R: Molti più di quelli che mi aspettavo, è stata l’occasione per dar luce anche alla mia parte più interiore, più introversa, e poi i valori che aveva Franco come essere umano, erano molto simili ai miei, l’amicizia, l’amore, aveva un grande rispetto delle persone intorno a lui.Tutte le persone lo ricordano con il sorriso e con amore, mentre preparavo il personaggio e ancora oggi quando mi fermano per strda per farmi i complimenti per la realizzazione del film su di lui, incontro sempre storie straordinarie di persone che l’hanno conosciuto e mi ringraziano per avergli dato luce un’altra volta. Credo che sia stato un film importante perchè ha raccontato una parte di Franco che era passata in secondo piano, la sua parte più umana.Spesso è stato ricordato il suo stile di vita, però non veniva mai raccontato il motivo per il quale lui era arrivato a fare determinate scelte nella vita e credo che questo film sia servito per umanizzarlo completando il racconto su di lui che non era mai stato completato.
- Tu sei figlio d’arte, hai due genitori attori, ti hanno fatto qualche critica costruttiva dopo aver visto la tua interpretazione
R: I miei genitori sono rimasti sorpresi dal lavoro che ho fatto, devo dire che non mi hanno rivolto nessuna critica anzi mi hanno fatto i complimenti. Sin da quando ho accettato il ruolo, sapevamo che era un compito molto difficile rappresentare un personaggio come Franco al primo progetto cinematografico.Io ha accettato d’interpretarlo con molta responsabilità, avevo letto tante cose su di lui, tanti libri autobiografici, e la cosa che mi era rimasta di più è il fatto che lui era morto con la paura di essere ricordato solo per la sua vita privata, invece Califano è riuscito a fotografare un periodo storico molto difficile per l’Italia ed è stato uno dei pochi cantautori della storia della musica italiana amato veramente da tutti, e per tutti intendo dall’avvocato al borgataro, all’ex carcerato, secondo me, è stato uno dei cantautori più importanti che abbiamo mai avuto e sono molto onorato di aver contribuito, anche se in piccolo, a fargli avere il rispetto che merita e meritava.
- Avrai un futuro cinematografico oltre che musicale
R: si, adesso sto girando il mio secondo film a Settembre girerò il terzo, sto scrivendo i miei due dischi, è un periodo molto intenso.
- I film saranno per la Tv o per Il cinema
R: per il cinema
- Si può dire che ti stai lanciando anche come attore
R: Sto lavorando ai miei sogni li sto cercando di costruire mollica per mollica, l’obiettivo è quello di crescere, migliorarmi, imparare e raccontare storie che possano far star bene ed immedesimare gli altri attraverso la musica e il cinema.
- “Take that”è una canzone che parla con ironia della vita di coppia
R: Con un pizzico di ironia, come diceva R. Gaetano, è un brano che tenevo a fare uscire dove ho avuto possibilità di esplorare sonorità degli anni 80, sono contento è un pezzo che mi mette allegria e che vuole mettere allegria, adatto all’estate.
- Come mai ti sei riferito agli anni 80 che tu non hai vissuto
R: Perchè secondo me gli anni 80 e 90 sono stati molto importanti per la musica rock e pop mondiale, ancor più degli anni 60, per quanto mi riguarda in questi anni ci sono state le più grandi band e i più grandi artisti della storia fino ad ora, che hanno dato una grande base anche ai cantautori di oggi, senza di loro non saremmo qui, la famosa frase :”siamo navi sulle spalle dei giganti”è come mi piace vedere l’industria musicale. E poi nella canzone faccio riferimento a band come i Daf Funky, i take that che si sciolsero all’apice del loro successo e mi piaceva l’idea di paragonarli a questa storia d’amore che finisce nel momento più bello.
- Al TAOMODA si è parlato anche di sostenibilità, della salvaguardia dell’ambiente, nella tua vita privata come ti adoperi nei confronti di queste tematiche
R: Io nel mio piccolo,cerco di sensibilizzare le persone che mi seguono verso il rispetto per l’ambiente, nella vita privata ho un’attitudine verso queste tematiche ad es. se vedo in spiaggia l’acqua della doccia che perde la vado a chiudere, sono sciocchezze che possono fare la differenza.Io al mare vado spesso in Toscana e mi diverto tantissimo a raccogliere col retino e mettere nei sacchetti la plastica, le cicche di sigarette, mi rilassa, tutte le cose durature come anche correre mi fanno venire tante idee e mi rilassano.
- Farai anche teatro
R: Si, un giorno lo farò sicuramente, il teatro ha bisogno di un sacrificio di tempo grande, devi fermarti almeno 3-4 mesi e andare in tournèe , in questo momento stimolano di più la mia creatività la musica e il cinema, però non escludo il fatto che un giorno possa anche esordire in teatro.