Un libro intenso, un testo necessario per le donne e per gli uomini, “Gli uomini che fanno
piangere” è il nuovo potente romanzo di Lucrezia Lerro. Un romanzo che sta avendo una grande
accoglienza di pubblico e critica.
“Mi descrive il suo ultimo libro?”.
“Ornella Morami è una pittrice in cerca dell’amore. Un giorno, seguendo il consiglio del suo
psicoanalista, decide di cominciare a prendere lezioni private di francese: nel corso del primo
incontro, l’insegnante le parla del suo sentimento non corrisposto per il cardiologo Amedeo Finori,
un uomo di successo, sposato con tre figli. Il modo con cui lo descrive fa scattare in Ornella il
desiderio di conoscerlo e conquistarlo. In un certo senso ci riesce, ma ben presto scopre che il
medico è una persona egocentrica, narcisista, che tiene Ornella appesa ai suoi umori del
momento. E lei, di conseguenza, alterna periodi di esaltazione ad altri in cui si chiude in casa,
sconfitta e svuotata, consapevole di essersi cacciata in una situazione che le provoca disagio e le
sta sempre più stretta. Finché scopre che Amedeo si è deciso a lasciare la moglie…ma per un’altra
donna. La storia si svolge a Milano”.
“Il suo prossimo sogno da realizzare’”.
“Non ne ho…le sembrerà strano, anche se di notte i sogni arrivano, non mancano mai, credo che
sia un bene. Ciò che desideravo da ragazza l’ho realizzato e ne sono felice, molto”.
“Il libro ha una grande accoglienza di pubblico e critica, credo sia bellissimo per lei. Che ne dice?”.
“Per chi scrive il pubblico è fondamentale, chi dice che non è così, mente. Se non si vuol avere un
pubblico, si può scrivere un diario, non crede? Incontrare i lettori, i nuovi lettori, i lettori che mi
seguono da tanti anni, è bellissimo. Sono loro che motivano, che donano suggestioni nuove al
libro”.
“Quanto ha lavorato alla grana della scrittura?”.
“Centellino le parole, l’economia del linguaggio è per me un obiettivo centrale durante la stesura
di un libro. Corro sulle pagine, mi fermo, <centellino> fino allo sfinimento”.