Consigliere Marco Colurcio: Lei, sin da giovane rimane affascinato dal sociale, dall’associazionismo e anche dalla politica. Milita nelle fila del movimento “Noi di Arpino”, collaborando alla sua crescita partecipando ad eventi e manifestazioni pubbliche. Nel 2011 è eletto consigliere di maggioranza nell’amministrazione Carfora, da allora la sua crescita politica è graduale e costante. Ricopre in quegli anni la carica di presidente della commissione cultura e politiche sociali, nel 2016 idea la lista “Uniti per Casoria” con il supporto dei Verdi ma nonostante l’ottimo risultato ottenuto la sua coalizione arriva seconda. Fonda il comitato “Quartiere Invisibile” per essere sempre incisivo nelle dinamiche che riguardano il quartiere di Arpino. Questa esperienza ha ampliato i suoi orizzonti facendogli sempre più comprendere quanto sia importante fare rete tra vari enti gruppi ed esponenti della società civile. Nel 2019 sempre con la lista “Uniti per Casoria” con l’amministrazione Bene è eletto consigliere di maggioranza, ricopre attualmente il ruolo di presidente della prima commissione permanente affari generali e da pochi mesi è consigliere dell’Ato na1 -ENTE D’AMBITO NAPOLI-. Lo scorso dicembre da un approfondimento del discorso nato nel 2016 di collaborazione con i verdi e viste le affinità ideologica ed ambientali degli stessi col movimento “Noi di Arpino” aderisce ad Europa verde. Davvero una carriera da andarci veramente fieri. Oltre che essere consigliere di maggioranza a Casoria (Na), lei è anche dipendente del museo di arte contemporanea di Donnaregina.
Ci dica, consigliere: Quale è il contributo museale nella formazione e soprattutto nell’occupazione giovanile.
Lavoro in questo settore da ben quindici anni e posso affermare che il contributo culturale è tantissimo. Ho visto passare per i musei giovani che studiano o che hanno appena terminato gli studi e hanno l’opportunità di approcciarsi ad un mondo lavorativo che a mio parere è a trecentosessanta gradi che gli consente di incontrare anche molti artisti di fama come nel caso del museo dove lavoro. Qui arrivano artisti a creare personalmente le loro opere e questo dà la possibilità di crescere e di formarsi artisticamente.
Per quanto riguarda la parte occupazionale invece siamo lontani da quello che secondo me potrebbe essere il reale potenziale del sud. Napoli potrebbe viverci se ci fosse una politica adeguata di turismo. Purtroppo oggi l’occupazione nel settore culturale-turistico è ancora marginale, soprattutto dopo la battuta d’arresto subita con il Covid che ci ha costretto a chiudere tutto per ben due anni, causando un collasso occupazionale disastroso. Infatti questi sono i settori che maggiormente subiscono queste situazioni di default. Fortunatamente si è registrato un ritorno massiccio di turisti a Napoli, ma per ritornare ai livelli di due anni fa, ancora ce ne vuole. Speriamo in una politica regionale e nazionale che possa investire maggiormente nel turismo.
Esaustivo consigliere. In che modo lei ha contribuito in questo settore, nella sua carica di consigliere comunale di maggioranza nel comune di Casoria?
Si riferisce al settore turistico?
Si, in particolare. Ma in generale per quello culturale-lavorativo, visto che ci lavora da diverso tempo.
In questo campo è un po’ complicato creare strutture che abbiano poi anche la capacità e la possibilità di autofinanziarsi per mantenere un livello discreto occupazionale. A Casoria abbiamo il CAM –Casoria Contemporary Art Museum- che purtroppo stenta a decollare nonostante ci siano continue iniziative ad alcune delle quali ho piacevolmente preso parte, apprezzandone la buona fattura e riuscita . Se pensiamo che in Italia gli unici musei che hanno la possibilità di autofinanziarsi e di accrescere il loro potenziale umano sono il Colosseo, gli Uffizi, e in Campania abbiamo Pompei. Tutti gli altri stentano a tenere il passo, quindi hanno necessariamente bisogno di finanziamenti pubblici o di donazioni di privati.
Si, comprendo perché qui in Sicilia abbiamo la Villa del Casale a Piazza Armerina (En), una delle ville romane più belle del mondo. Non so se ne ha mai sentito parlare o l’ha già visitata.
Veramente no.
Gli consiglio allora di venire presto a vederla, ne vale davvero la pena, lo splendore dei suoi mosaici è unico.
Verrò sicuramente.
Certo consigliere, ma pensiamo alla prossima domanda.
In tutta coscienza ha sentito di non aver deluso coloro che hanno avuto fiducia in lei e l’hanno votata? Ha raggiunto tutti i punti che si è prefissato nel suo programma elettorale?
Grazie ad un impegno quotidiano e costante, molti degli impegni che mi sono prefissato, sono ad un passo dall’essere raggiunti. Faccio parte di una lista civica che raggruppa i Verdi, rappresentati maggiormente da Francesco Borrelli e il movimento Noi di Arpino sento quindi particolarmente miei i temi ambientali e la ripresa del quartiere Arpino. In particolari il rifacimento di via Nazionale delle Puglie è un obbiettivo che si cerca di raggiungere da anni e con questa amministrazione siamo riusciti ad accelerare il progetto. Infatti è un’importante arteria viaria che attraversa tutto il quartiere di Arpino. Ovviamente altri obbiettivi ce ne sono e io mi auguro quanto meno di metterli in cantiere prima della fine di questa amministrazione, difficilmente mi ritengo soddisfatto dei risultati ottenuti e mi prefiggo sempre ulteriori obbiettivi e ulteriori sfide.
Abbiamo, riaperto un asilo nido, che tra questa amministrazione e la precedente era stato chiuso per mancanza di fondi, stiamo recuperando fondi per riaprire una nuova isola ecologica, la seconda di Casoria. Ovviamente la frazione risente molto del dissesto economico del comune, ma le cose sembrano volgere per il meglio visto che abbiamo avuto recentemente la notizia che Casoria è riuscito ad accedere ad un bando di “Scuola Viva” per riaprire dopo due anni la scuola Carlo La Catena di via Arpino.
I miei complimenti. Ha trovato più opposizione alla realizzazione di questi obbiettivi o più collaborazione?
Più che opposizione è stato complicato, per un motivo secondo me semplice: La scarsa rappresentanza in consiglio comunale di consiglieri di questo quartiere, ci sono infatti oltre me, solo altri due colleghi di Arpino. Quando ci sono dei progetti importanti da finanziare con il PNRR -Programma Nazionale Ricerca-, sono i numeri che contano. Su ventiquattro consiglieri siamo in pochi di Arpino, è giocoforza che ci sia uno squilibrio nelle decisioni. Mi ritengo però fortunato visto che ci sono dei consiglieri che pur non essendo di Arpino, hanno capito l’importanza di questi progetti per noi, visto anche che un quartiere di trentamila abitanti a fronte degli ottantamila di Casoria, ha bisogno di maggiori attenzioni ed interventi. Questo squilibrio è colmato dalla lungimiranza dell’amministrazione che a lungo termine punta a dare delle risposte concrete ad Arpino e poi alla cittadina di Casoria.
Certo che lei si ci è messo proprio “a muso duro”, come diciamo noi in Sicilia.
Ovviamente, se non fai così non riesci.
Questo è sacrosanto, sia al nord, sia al sud che al centro. Adesso l’ultima domanda consigliere.
Visto quello che ha fatto fino ad ora. Pensa di ricandidarsi ancora? Con quale programma?
Tutto è legato sempre agli obbiettivi poi raggiunti in concreto e non alle sole promesse, anche se la mia partecipazione attiva è per gran parte frutto della passione. Ci sono stati diversi momenti in cui ho pensato di mollare. Visto che, soprattutto attraverso i social, i cittadini ti attaccano duramente per situazioni che si vengono a creare e che a volte esulano dalla tua possibilità di intervento. Ma la concreta possibilità di raggiungere obbiettivi che ormai sono a portata di mano, ti spine sempre ad andare avanti. La ricandidatura è una eventualità che contemplo. Ho fatto il passaggio da un partito locale ad Europa verde, un partito che ho sempre ammirato, perché ha nei suoi fondamenti tra gli altri un miglioramento per l’ambiente e il rispetto per la legalità, cardini dai quali un buon programma elettorale non può prescindere secondo me.