Di FAUSTA TESTAJ’
La IV EDIZIONE DEL CATANIA BOOK FESTIVAL HA AVUTO IL PIACERE DI AVERE TRA LA SUA MOLTITUDINE DI OSPITI MARCO LIGABUE ,FRATELLO DEL PIU’ CELEBRE LUCIANO, CHE HA PRESENTATO LA SUA PRIMA FATICA LETTERARIA, GIA’ ALLA TERZA RISTAMPA, DAL TITOLO “SALUTAMI TUO FRATELLO”
1) Sei qui al Catania Book Festival per parlare del tuo primo libro”SALUTAMI TUO FRATELLO”, quante volte tel’hanno detta questa frase
R: Forse è la frase che mi sono sentito dire di più nella mia vita, da piccolo me lo diceva qualcuno anche in paese perchè sai in paese si dice “Salutami tuo fratello”, poi dal 90 quando Luciano è diventato subito famoso con “BALLIAMO SUL MONDO” sono 33 anni che me lo dicono ogni giorno.
2) I vostri genitori hanno aperto una balera a Bologna “Il Tropical”quanto hanno influito nel vostro diventare musicisti?
R: Molto, perchè già nella balera vedevi la musica dal vivo, i musicisti, sentivi questi concerti, io e Luciano rimanevamo affascinati da questo mondo e poi i nostri genitori erano dei grandi appassionati di musica, mia madre adorava cantare e mio padre avrebbe voluto fare violino non l’ha fatto solo perchè non ha avuto le possibilità economiche quand’era piccolo, però in qualche modo ci hanno trasmesso questa loro passione.
3) Nel libro parli anche della famosa osteria di Bologna “da Vito” frequentata da vari musicisti come Dalla e Guccini cosa succedeva in quelle serate
R: Una volta c’era meno la voglia di stare a casa passivi dietro il telefono o la tv, c’era la voglia di andare a condividere quindi si andava in quell’osteria come in tante altre quella è diventata più famosa perchè ci andavano spesso Guccini e Dalla, lì prendevono spesso sotto braccio la chitarra e tra una partita a carte, una suonata e un buon bicchiere di vino passavano la serata.
4) Tu che sei un cantautore come ti è nata l’esigenza di scrivere un libro
R: E’ nata dal fatto che ho compiuto 50 anni e per me è stato un compleanno particolare mi ha fatto scattare la voglia di ripercorrerli questi miei primi 50 anni ,non era in programma, non è che ho detto :” adesso scrivo un libro”, sono partito da un capitolo provando a mettere nero su bianco , così come mi veniva dei pezzi della mia vita, poi ci ho preso gusto e da lì in poi è nata questa bellissima esperienza.
5) Essendo il tuo primo libro hai avuto difficoltà durante la stesura quanto ci hai messo a scriverlo
R: Ci ho messo 6-7 mesi a fare la stesura, dopo che l’ho scritto è chiaro che l’ho anche guardato con un correttore di bozze perchè volevo verificare bene parole, date, ci ho messo anche tanto perchè è un’opera di riscoperta, non è che ho fatto delle interviste ma mi ritrovavo con mia madre a chiderle sempre più cose del Tropical, mi ritrovavo con gli amici di una band per rivivere un pò quel momento e ho fatto anche tanta ricerca.
6) “Salutami tuo fratello” è già alla terza ristampa hai intenzione di ripetere quest’esperienza
R: Guarda questo mi è riuscito bene perchè racconto una cosa di cui ho il possesso, parlo di me, di noi , della mia famiglia, della mia terra, quindi dovrei avere una storia da raccontare di cui ho questo possesso perchè io ho sempre più sviluppato il linguaggio delle canzoni che è molto diverso, è molto sintetico, se mi viene una storia che sento mia è un’esperienza che vorrei sicuramente ripetere.
7) Al prof.Davide Bennato durante la vostra chiaccherata gli hai detto che, da poco è uscito il tuo nuovo singolo “Nel metaverso con te”che tema tratta
R: E’ un brano all’apparenza scanzonato, tutto parte da un dubbio profondo, sembriamo in questi anni affascinati solo da novità tecnologiche, da nuovi social, da realtà virtuali, intelligenze artificiali,pensando a mio figlio ho detto :”cavolo ma non è che anche lui quando diventerà grande ad un certo punto sposterà il binario dei suoi sentimenti solo attraverso filtri, attraverso mezzi tecnologici”e quindi in questo brano ho cercato di affrontare questo tema del mantenere ben divisi i nostri sentimenti dalle possibilità che ci offre la tecnologia.