Non si smentisce il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, e torna ad attaccare il governo soprattutto rilanciando il tema del Mezzogiorno. “Il Sud – tuona- è scomparso dal panorama politico. Nessuno ne parla”.
E, De Luca, avanza più di un sospetto sulla decisione presa dall’esecutivo di ridurre la quota di cofinanziamento dei progetti europei. Che cosa significa? Fino a qualche tempo, per ogni euro investito con le risorse dell’Unione europea ce n’era un altro preso dale casse italiane. In questa maniera la dote complessiva dei finanziamenti europei raddoppiava. Riducendo la quota nazionale ora, per ogni euro europeo ci saranno solo 25 centesimi (o poco di più) da parte dell’Italia. Con il risultato che il volume complessivo degli investimenti destinati al Sud si reduce. Ma con un’ulteriore beffa: “Non vorrei che questa operazione – aggiunge De Luca – Serve solo a spostare al Nord 7 miliardi di euro presi dal fondo destinato al cofinanziamento per i progetti meridionali”.
Ma la colpa di tutto questo e, soprattutto, del silenzio che avvolge come una cappa la questione meridionale è anche del Sud. “Il Mezzogiorno è scomparso anche perchè non ha Saputo offrire classi dirigenti all’altezza della situazione. Ed ha prodotto, con la crisi dei rifiuti di Napoli, un danno incalcolabile all’immagine del Paese”. Eppure, conclude De Luca, “dopo esserci cosparso il capo di cenere, dobbiamo anche riconoscere che il Sud non è tutto uguale. Salerno ha una raccolta differenziata superiore a quella di Varese. Noi dobbiamo realizzare nel Mezzogiorno la rivoluzione della dignità”.