Il progetto MASKS (numero: 101139852) è stato finanziato dalla European Education
and Culture Executive Agency (EACEA) con fondi ERASMUS-EDU-2023-PI-ALL-
INNO-EDU-ENTERP – Alliances for Education and Enterprises. Il finanziamento totale
è di 1.281.112 €, suddiviso tra 12 partner di quattro paesi europei: Spagna (con soggetto
capofila Universidad de Valladolid), Italia, Portogallo e Romania.
L’incontro di apertura si è tenuto il 12 marzo 2024 nell’Aula Triste del Palazzo di Santa
Cruz, sede dell’Università di Valladolid, istituzione pubblica fondata nel 1241. Il
palazzo è il primo esempio di arte rinascimentale in Spagna e l’antica sede del Colegio
Mayor Santa Cruz. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato: il Vice-Rettore
per la Ricerca, Enrique Baeyens Lázaro; la Vice-Rettrice per la Comunicazione, la
Cultura e lo Sport, Carmen Vaquero López; la coodinatrice del progetto MASKS per
l’Università di Valladolid, Pilar Panero Garcia; i team dei partner del progetto.
I lavori sono proseguiti il 13 marzo 2024 presso la Facoltà di Filosofia e Arti e hanno
coinvolto due rappresentanti per ciascun team afferente ai diversi partner del consorzio.
In rappresentanza del team del DiCEM dell’Università della Basilicata hanno
partecipato le antropologhe Vita Santoro (coordinatrice per MASKS) e Sandra
Ferracuti. Gli altri componenti del DiCEM, che saranno impegnati nel progetto, sono gli
antropologi: Ferdinando Felice Mirizzi, Francesco Marano e Domenico Copertino.
Il consorzio dei 12 partner è costituito da soggetti pubblici e privati.
– Tre università: Universidad de Valladolid, Departamento de Prehistoria, Arqueología,
Antropología social y Ciencias y Técnicas Historiográficas / Cátedra de Estudios de la
Tradición (Valladolid, Spain); Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento
delle Culture Europee e del Mediterraneo: architettura, ambiente, patrimoni culturali
(DICEM) (Matera, Italy); Universitatea din București, Departamentul de Studii
Culturale (București, Romania).
– Due centri di formazione specializzati nell’artigianato: Federación de Organizaciones
Artesanas de Castilla y León / Centro Regional de Artesanía de Castilla y León –
FOACAL / CEARCAL (Valladolid, Spain); Centro de Formação Profissional para o
Artesanato e Património – CEARTE (Coimbra, Portugal).
-Due tra associazioni e camere di commercio: Confederazione Nazionale
dell’Artigianato (Matera, Italy); Brigantia EcoPark (Bragança, Portugal).
– Due istituti di ricerca: Institutul Arhiva de Folklor a Academiei Române (Cluj-Napoca,
Romania); Academia Ibérica da Máscara (Bragança, Portugal).
– Un museo e due società private: The National Museum of the Romanian Peasant
(București, Romania); Editrice L’Immagine – IMMA (Molfeta and Milano, Italy);
IDimás Gestión (Salamanca, Spain).
Di seguito il tema del progetto, i suoi obiettivi, attività previste e risultati attesi.
Le maschere tradizionali, comuni a diverse regioni dell’UE, saranno il punto di partenza
per sviluppare un progetto di ricerca, documentazione e soprattutto di formazione, volto
a incoraggiare un percorso di apprendimento attraverso i diversi processi di produzione
artigianale relativi ai saper fare e alle pratiche di creazione delle maschere, considerate
non solo nei rispettivi contesti di uso, ma anche relativamente agli eventi festivi durante
i quali sono adoperate (ad esempio i Carnevali), a costumi e strumenti musicali
connessi, alle pratiche performative e musicali messe in atto nelle occasioni rituali.
Specificamente dedicato al personale e agli studenti universitari e altri soggetti afferenti
al settore dell’istruzione e formazione professionale, i partecipanti al progetto
accederanno al mondo delle maschere non solo attraverso la sua produzione, ma anche
attraverso tutte le possibilità che potrebbe offrire, dal turismo, all’imprenditorialità e allo
sviluppo di progetti di marketing sostenibile, all’economia circolare e alla conservazione
del patrimonio culturale. I partecipanti completeranno un’azione formativa che prevede:
formazione in modalità online; mobilità nei paesi partner; un’attività di Living labs. Il
programma di formazione sarà completato a chiusura progetto con due mostre di
manufatti, creati durante il processo di apprendimento, e che saranno esposte insieme
alle opere donate da artigiani e dagli altri soggetti partner. Un minimo di 70 studenti
completeranno l’azione formativa, 20 di loro parteciperanno anche alla mobilità nei
quattro paesi europei coinvolti ai fini di un apprendimento più approfondito e dedicato.