Scoppia il caso Casina Pompeiana. A denunciarlo sono Antonella Pane, architetto e presidente dell’Associazione Progetto Napoli e il professor Paolo Santanelli, presidente dell’associazione Chiaia per Napoli. Il tutto ha inizio su Facebook l’8 giugno scorso, quando Antonella Pane apprende dell’esistenza di un gruppo che si chiama sii turista della tua città che aveva occupato una parte della Villa Comunale davanti alla Casina Pompeiana. L’associazione inoltre aveva usato le aiuole per piantare delle piantine e aveva invitato la popolazione a partecipare a un aperitivo il giorno 9. Ma non è finita qui, nei giorni scorsi, il gruppo aveva lanciato un appello alla popolazione per salvare dal degrado la Villa Comunale. Intento nobile se in quell’appello non ci fosse più di una violazione commessa dal gruppo:
Ieri abbiamo affrontato una sfida pesante e impegnativa, ma non poco, c’ amm’ scassat’ in quanto il terreno dove abbiamo piantato tutto, era praticamente cemento e non abbiamo avuto né l’aiuto dell’ agronomo della Villa Comunale né un minimo aiuto dai giardinieri della Villa e per di più ci hanno tolto pure la pompa dell’ acqua da fuori la Casina. – Si legge nel post –
Il nostro ringraziamento va a Mimì, un guardiano della villa che ci ha dato una mano importante nel piantare, e al signor Peppe che ha portato Zappa, Rastrello e Pala. La Casina ci è stata affidata in maniera provvisoria per un mese minimo, quindi venitela a vedere quanto prima!…
Ora se davvero volete aiutarci in questa avventura in Villa Reale ( comunale ) che stiamo vivendo con lo scopo di portare vita, energia, movimento in un luogo dimenticato da molti, è arrivato il momento!!!
Vi scriviamo una lista di tutte le cose di cui abbiamo bisogno e se volete potete portarle qui ogni giorno:
– piante, alberi, fiori
-zappa
-rastrello
-pala
-terreno
-attrezzi da giardinaggio
-gessetti per la lavagna
– lavagna
-parei , teli grandi
-ombrelloni da mare o gazebo
-candele
-tappeti interni ed esterni
-tavolini piccoli e grandi
-sedie di qualsiasi tipo
-pneumatici di auto o tir
-guanti per giardinaggio
-libri inutilizzati
-cd musicali inutilizzati
-divanetti
Insomma, ci serve tanto e anche latro che non c’è scritto.
Accettiamo tutto a braccia aperte!
Veniteci a trovare e fate girare la notizia.
Appare alquanto curioso che un bene vincolato dalla Soprintendenza possa essere maneggiato da cittadini, senza alcun permesso ed autorizzazione, tanto più che per sua stessa ammissione nell appello il gruppo dice che non ha avuto l’aiuto dell’agronomo del Comune e nemmeno dei giardinieri della Villa. Il gruppo vanta un affidamento della Casina, ma da parte di chi, se dal Comune o dalla Soprintendenza, non si sa. Ma la parte più interessante è l’appello rivolto alle persone per le cose da portare per abbellire la Villa: tra attrezzi di giardinaggio, cd musicali inutilizzati, spuntano pneumatici di auto e tir, che come sappiamo, sono un rifiuto speciale.
Tutto questo ha insospettito Antonella Pane e Paolo Santanellli che hanno voluto vederci chiaro. La stessa Antonella spiega: “La disponibilità della Casina Pompeiana è competenza dell’assessore comunale alla Cultura, ma tutta la Villa è soggetta al vincolo della Soprintendenza,, quindi ad autorizzare qualsiasi attività in Villa deve essere la Soprintendenza. Il 9 giugno sono andata in Soprintendenza ed ho appreso che era all’oscuro di tutto, per questo ho fatto richiesta formale alla stessa Soprintendenza di avere chiarimenti su questo gruppo e su chi aveva concesso loro l’autorizzazione, se c’è un’autorizzazione. Il pomeriggio, insieme al professore Santanelli, mi recavo in Villa per capirne di più. Davanti alla Casina Pompeiana abbiamo assistito a un litigio tra i giardinieri della Villa e una parte del gruppo sii turista della tua città. Per stemperare l’atmosfera, ci siamo presentati e abbiamo chiesto informazioni su cosa stavano facendo, a questo punto siamo stati aggrediti verbalmente solo per aver informato loro che tali interventi hanno bisogno delle autorizzazioni. Mantenendo la calma, siamo riusciti a strappare che l’autorizzazione era stata data dalla signora Vacca, identificata da alcuni di loro, come direttrice della Villa. In seguito abbiamo appurato che la signora Vacca è la capostaff dell’assessore Daniele.A questo punto, un dipendente comunale, ci accompagnava da quella che lui sosteneva essere la signora Vacca, ma in realtà era un’altra persona. La dottoressa Gazzillo, funzionaria della Villa che non solo ci informava che nemmeno lei aveva ricevuto alcuna comunicazione scritta, ma che la signora Vacca è il capostaff dell’assessore Daniele.” A questo punto, Antonella Pane e Paolo Santanelli hanno deciso di fare un esposto ai carabinieri. La stessa Antonella Pane aveva mandato all’assessore Nino Daniele una mail con la quale chiedeva all’assessore la delibera dirigenziale con la quale era stata affidata la Casina Pompeiana a questi giovani che si facevano chiamare sii turista della tua città, in virtù anche del fatto che l’intervento nelle aiuole era stato fatto senza la supervisione di un botanico, della richiesta avanzata dal gruppo di portare copertoni in Villa e dell’aperitivo al quale avevano invitato i ragazzi. In risposta, il giorno dopo sul sito del comune compare la delibera per l’evento Estate a Napoli 2015, nel quale tra gli impianti della manifestazione è presente proprio la Casina Pompeiana.
“Certo è una strana coincidenza che tale documento dell’assessorato compaia dopo il nostro esposto. – conclude Antonella Pane -.Vogliamo capire cosa sta succedendo in Villa comunale, anche perchè questo aperitivo che si è svolto ieri alla Casina Pompeiana, stando a quanto raccontato, è risultato essere una somministrazione di alcolici a pagamento e le autorizzazioni necessarie e il nulla osta della Asl, dove sono? Manca tutto. Vogliamo anche capire se ci troviamo di fronte a una manifestazione culturale o la cultura nasconde un intento commerciale”.
L’altra sera sono intervenuti i vigili, hanno comminato una multa di 8000 euro a sii turista della tua città per mancata autorizzazione alla somministrazione, mancate autorizzazioni ex art. 68 TULPS, mancate autorizzazioni sanitarie, più un verbale non oblabile.
Intanto il consigliere della I municipalità, Alberto Boccalatte, ha inviato all’assessore Daniele e al vice sindaco Sodano un’interrogazione per chiedere con quale procedura si è provveduto ad affidare la Casina Pompeiana, e con quale procedura si è scelto il gruppo sii turista della tua città, se la Soprintendenza è al corrente dell’affidamento e se il gruppo ha le autorizzazioni necessarie per svolgere feste ove presumibilmente, tra l’altro, si offriranno bevande alcoliche.
Bravissimi !! Ottimo intervento di cittadini presenti !!!
Penso che sia giusto fare un poco di chiarezza su questi casi . Troppe associazioni sorte per gestioni di siti , sicuramente pubblici , ma che sono tutelati (dovrebbero ) alla fine fanno pensare ad un raggiro delle leggi ( a tutela). Attendiamo esiti .