Ha circa cinque mesi e lontano da occhi indiscreti, dal marsupio della sua mamma mette fuori solo la testa. Ma i movimenti del ventre materno si vedono a occhio nudo e il piccolino sembra essere già molto attivo, quasi pronto per zampettare all’esterno: la famiglia di canguri grigi orientali del Parco Natura Viva si è allargata e in piena estate, è arrivato un fratellino a fare compagnia al piccolo dello scorso anno. Siamo ormai alle porte dell’inverno ma, complici le rigide temperature stagionali, sarà necessario attendere ancora qualche settimana per vederlo completamente fuori dal marsupio.
“I piccoli di questa specie – spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva di Bussolengo – rimangono nel marsupio fino a 11 mesi, durante i quali succhiano il latte e godono di tutta la protezione materna, imparando progressivamente a guadagnarsi la propria indipendenza. Arriverà un momento in cui trascorrerà le sue giornate tra “dentro” e “fuori”, finchè non sarà troppo grande per entrarvi”. C’è da dire che Mrs Grey (così lo staff ha battezzato la mamma della famiglia Grey) lascia che il suo primogenito si avvicini per curiosare, salvo poi allontanarlo se quest’ultimo si spinge fino a provare a infilare la testa all’interno. Mr Grey invece tiene la giusta distanza dalla sua compagna, che talvolta si allontana per cercare un po’ di tranquillità dai due membri del gruppo.
Originario delle praterie e dei boschi aperti dell’Australia e della Tasmania, il canguro grigio orientale impiega quasi due anni per raggiungere la maturità sessuale; tuttavia, una volta giunto al traguardo, arriva a poter compiere balzi lunghi fino a 9 metri a una velocità che sfiora i 50 chilometri orari: il segreto sta nella conformazione delle zampe, strutturate in modo tale che spostandosi a velocità elevate riescono a risparmiare più energia che procedendo lentamente.
Nulla turba la serenità della famiglia Grey dunque, impegnata nell’educazione della propria prole.