L’esposto di Enzo Vena, dipendente della Comunità Montana Terminio Cervialto, presentato questa mattina ai Carabinieri del Comando di Montella, con il quale, chiedendo di preservare il proprio diritto al lavoro, presenta formale denuncia all’Ente per omissione di atti di ufficio e danni.
Io sottoscritto Enzo Vena dipendente di questa Comunità Montana, vista l’attuale situazione economico-finanziaria a dir poco drammatica, che stà attanagliando questo Ente da oramai diversi anni e che, oltretutto, si stà riversando principalmente sui dipendenti a tempo indeterminato, con la presente, responsabile di quanto stà affermando e che in qualche modo ha cercato di affermare in più di una occasione verbalmente con gli organi istituzionali preposti, vuole ribadire con forza che è giunto il momento di impegnarsi in modo massiccio con tutte le forze, ognuno per la propria competenza affinché si possa alleviare e magari eliminare questa sofferenza che oramai non lascia tregua da oltre 5 anni.
La situazione è diventata paradossalmente ridicola ma nel contempo pericolosa nella sua drammaticità, l’Amministrazione da una parte dichiara con atti deliberativi personale in soprannumero e in eccedenza dall’altra convenziona e da incarichi a personale esterno per fare l’ordinaria amministrazione camuffandoli con la dicitura di alta specializzazione a supporto dei RUP i quali poi però percepiscono anche l’incentivazione (L. 109/94) per gli stessi lavori!!!
Altra cosa paradossale che si stà verificando è il fatto che si liquidano gli straordinari, fatti non si sa bene quando ne come, oltretutto documentati soltanto da una attestazione del RUP e non suffragati, come la legge prevede, da nessuno strumento elettronico in grado di garantirne l’effettiva esecuzione. Solo per precisione di informazione ribadisco che non si liquidano le spettanze ordinarie (Stipendi), siamo arretrati per alcuni stipendi del 2012 e 2013 oltre alla tredicesima 2014 e per il 2015 non ne abbiamo percepito nemmeno uno, ripeto, è alquanto anomalo che un’Amministrazione paghi compensi straordinari, paghi incarichi esterni, consulenze esterne, liquidi compensi incentivanti (L.109/94) anche a personale estraneo all’amministrazione contro qualsiasi norma e non paghi l’ordinario cioè gli stipendi ai dipendenti a tempo indeterminato.
Praticamente si stà vivendo una contraddizione reale e continua, è giunto il momento che qualcuno si chieda, come è possibile tutto questo? Come mai all’interno degli uffici ci sono persone che invece di stare sui cantieri di forestazione fanno gli impiegati? Come mai si realizza un progetto per L.S.U. e poi a questi si assegnano compiti diversi da quelli indicati nel progetto stesso senza per altro dar corso al progetto stesso ? Come mai si mettono in eccedenza e soprannumero dei dipendenti e poi si danno incarichi esterni per sopperire alla mancanza di personale? Oltretutto facendo acquisire a tutti questi dei diritti che domani qualcuno dovrà pagare, usurpando tra l’altro, noi impiegati a tempo indeterminato del diritto al lavoro per il quale siamo stati assunti e che per oltre trent’anni abbiamo portato avanti credo in modo decoroso, per tutti ci sono gli atti che parlano.
Adesso è giunto il momento di dire basta, rivoglio il mio lavoro, il mio stipendio i miei diritti. Ristabiliamo una volta per tutte le regole giuste nel nostro Ente prima che l’esasperazione porti a conseguenze ed atti impronunciabili che la disperazione alimenta quotidianamente, in una famiglia normale il padre si deve rendere conto quando e giunto il momento di prendere quei provvedimenti necessari alla stabilizzazione della quiete familiare, se non lo fa non è un buon padre. A questo proposito, in un ottica di Spending Review, parole molto di moda negli ultimi anni, ispirata ai principi di contenimento e della razionalizzazione della spesa, come ogni buon padre di famiglia farebbe, vogliamo citare un affermazione del Ministro Patroni Griffi che recita “L’amministrazione pubblica è come la nostra casa dobbiamo sempre più tagliare le spese inutili, quelle superflue, quelle evitabili.
A cominciare da quelle che appaiono piccole. La spending review è anche questo: una rivoluzione del buonsenso”, ho voluto citarla affinché possa essere chiaro a tutti il senso di questo mio intervento. Eliminare le spese inutili significa, per prima cosa fare tutto il possibile in casa propria non rivolgendosi all’esterno, io credo che all’interno dei nostri uffici si è autosufficienti per poter ottemperare a tutti gli obblighi istituzionali ai quali questa Comunità Montana in questo particolare momento debba rispondere, pertanto, mentre sono pronto a mettere a servizio di questo ente tutta la mia professionalità e il mio tempo affinché questo possa accadere, affermando sin da ora di essere disposto, se necessario, ad impegnarmi in tutti i modi e i tempi che si rendessero necessari, purché la cosa serva a salvaguardare il mio posto di lavoro ed il conseguente stipendio, cosi penso che sia anche per gli altri dipendenti a tempo indeterminato, almeno spero.
Nel contempo chiedo a questa Amministrazione di intraprendere iniziative mirate e specificatamente rivolte a contenere e razionalizzare nell’esercizio in corso l’andamento delle relative voci di spesa, in primis gli incarichi esterni, il pagamento degli incentivi e il pagamento degli straordinari e poi a seguire tutte le altre spese e tutto quanto possa essere procrastinato nel tempo, evitando lo spreco di risorse in modo da concentrarne la loro devoluzione al pagamento delle spettanze stipendiali che per diversi di noi sono l’unica fonte di sussistenza segnalando qualora ce ne fosse bisogno che il diritto alla retribuzione del lavoro è tutelato direttamente dalla nostra Carta Costituzionale (ex art. 36) oltre che dall’art. 2099 del Codice Civile.
Inutile aggiungere che la legge impone al datore di lavoro di rispettare i vincoli contrattuali, compresa la data di erogazione dello stipendio ed inoltre Il legislatore, in caso di ritardato pagamento delle mensilità riconosce una triplice forma di “tutela”: a) la corresponsione degli interessi maturati dalla scadenza al saldo (circa il 3%); b) il ristoro dei danni derivanti dalla svalutazione monetaria (la rivalutazione monetaria viene calcolata sulla base dell’indice dei prezzi elaborato dall’Istat per la scala mobile per i lavoratori dell’industria); c) in ultimo, anche se in via residuale e potenziale, il lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo può richiedere anche il risarcimento dei danni morali derivanti da una situazione di disagio ed incertezza causate dal comportamento doloso del datore di lavoro (si pensi al caso del disagio creato al lavoratore che non riesca a pagare la rata di un mutuo). Alla luce di tutto quanto sopra mi chiedo, dobbiamo per forza arrivare alle estreme conseguenze per avere i nostri diritti? Io credo che non sia necessario, perché sarebbe e di questo sono altrettanto consapevole, come portare in tribunale Noi stessi. Ma come io sono consapevole di questo, così mi aspetto la consapevolezza di chi deve mettere in pratica tutto quanto necessario per risolvere questo annoso problema.
Invio questo mio intervento a tutti gli organi di competenza (Presidente del Consiglio, Ministero dell’Interno, Regione Campania, Prefettura, alla Magistratura per il tramite del Comando dei Carabinieri di Montella, a tutti gli organi politici ed istituzionali della Comunità Montana per il tramite del Segretario Generale affinché siano a conoscenza, una volta per tutte, del grave e drammatico disagio che si stà vivendo e delle possibili conseguenze civile e penali che potrebbero scaturirne, invitando e sollecitando ognuno per il proprio ruolo di competenza a mettere in pratica tutti quegli atti necessari che il caso richiede per risolvere questo annoso problema. In particolar modo, per quanto sopra esposto e motivato, il sottoscritto chiede che l’Ecc.ma Procura della Repubblica adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando gli eventuali profili di illiceità degli stessi.
Come ultima abbiamo avuto notizia proprio in questo momento che non ci liquideranno nemmeno il 730/2015, anche per questo sporgo formale denuncia per omissione di atti di ufficio e danno, salvo a valermi nei confronti dei responsabili nei modi e nelle forme di legge.