Finito il periodo di vacanze estive, vogliamo provare a dare alcuni suggerimenti per affrontare al meglio la ripresa delle attività ordinarie e lavorative. Nel fare ciò vogliamo però considerare due categorie di vacanzieri. Quelli che hanno scelto le ferie in continuità con le abitudini e i ritmi cittadini (spiagge affollate, file ai ristoranti, musica fino a notte fonde, traffico, ecc.) e coloro che per le vacanze hanno fatto una scelta di distacco e di sospensione delle abitudini quotidiane (spiagge isolate o sentieri di montagna, ritmi naturali, silenzio e “scollegamento” dai principali strumenti di connessione e comunicazione). I primi al rientro avranno minori difficoltà, non si sentiranno particolarmente spaesati, mostrando una grande capacità di adattamento. I secondi, considerando la discontinuità, si troveranno a dover ricalibrare i ritmi comportamentali e psicologici, con quello che avevano lasciato prima di partire. Questi secondi saranno quelli più in difficoltà e che quindi avranno più bisogno di qualche suggerimento. Anche se al rientro un po’ tutti devono faticare a rimettersi nel tran tran quotidiano, la difficoltà per i secondi consiste nella maggiore sensazione di estraniamento che li assale, dovuta alla ricomposizione delle parti interne del sé. Ricomposizione avvenuta nel tipo di vacanza scelta, di quelle parti del sé che sono frantumate dal logorio della vita cittadina. Infatti, quando crei lo stacco estivo, e ti allontani da una condizione di vita che una volta si chiamava di alienazione, ma oggi potremmo definire di segmentazione, frantumazione e parcellizzazione del ‘io, cominci a riassaporare il senso di unità dell’ identità e di serenità con te stesso, e di poca naturalezza della vita che quotidianamente si svolge.
Al rientro, questa tipologia di persone, dovrà affrontare e tollerare l’inevitabile e spiacevole processo di frammentazione del identità, che avviene in tempi rapidi. Questi è come se avessero riportato indietro una parte di sé ricomposta, come un oggetto molto fragile che va (ritorna) facilmente in frantumi.
I suggerimenti che proponiamo serviranno a rendere meno traumatico il processo di frammentazione, per cercare di rallentarlo, e conservare ancora un po’ quel piacevole senso di sintonia con se stessi.
Adesso non sappiamo se i secondi – numericamente inferiori ai primi- rappresentano una sparuta minoranza o invece sono un sommerso numero significativo. In ogni, poiché in ciascuno di noi vi è una parte che spinge alla dissipazione e una parte che cerca il raccoglimento, crediamo che i suggerimenti che seguiranno potranno essere utili per tutte due le categorie.
Lo stress da rientro si manifesta sia con segni negativi: apatia, demotivazione, insoddisfazione, stanchezza e tristezza, ma anche con aspetti positivi: sentirsi ricaricati, creativi, propositivi e disponibili alle relazioni e a nuove conoscenze. Un semplice breve elenco di consigli:
- Individuare le priorità delle cose da fare e non farsi prendere da qualsiasi stimolo. Non sovraccaricarsi.
- Fare sport e continuare a concedersi delle occasioni di relax.
- Dosare gli strumenti tecnologici (pc, tv, smartphone, ecc).
- Curare la dieta e l’alimentazione.
- Fare una breve pausa, stando fermi un attimo, anche 15 secondi, prima di uscire di casa la mattina, oppure al rientro, o anche prima di accendere il televisore.
- Non riprendere a fare le cose alla velocità massima cercando di andare più veloce di tutti: si finisce solo con la sensazione di essere inseguiti.
- Fare esercizi di respirazione controllata, stando seduto, anche solo per 5 minuti, con gli occhi chiusi, eseguendo una respirazione lenta, calma e prolungata.
- Provare a non parlare mentre parlano gli altri, ma cercare di ascoltare veramente, e decidere se e quanto sia importante rispondere.
- Staccare il cellulare quando si va a dormire, oppure, se arrivano messaggi, non andare subito a leggerli: forse siete stati in posti in cui c’era scarsa copertura di rete, e quindi i messaggi li leggevate la sera.
- Cercate sempre di avere un libro a disposizione, riguardate le foto delle vacanze e dedicatevi alle persone care.
- Infine, adesso che state meglio, non usate questo stato di forma per fare meglio le cose che vi fanno stare peggio!!