La Commissione europea condurrà un’indagine preliminare sulla questione sollevata dalla nostra petizione, ovvero di garantire che la distribuzione in Italia dei contributi del fondo “NextGenerationEU”, nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa, tenga conto delle realtà regionali in base a parametri quali il PIL prodotto, la disoccupazione esistente e la popolazione residente, affinché il meridione d’Italia possa recuperare il divario esistente con le altre regioni italiane economicamente più sviluppate.
A tal fine, nella petizione presentata dal nostro Giancarlo Chiari, membro della segreteria dei Meridionalisti, si chiede al Parlamento europeo di applicare agli stanziamenti previsti una percentuale pari a circa il 68 % a favore delle otto regioni meridionali da ripartire in base alla popolazione residente ripartendo le somme disponibili con la medesima percentuale tra erogazioni a fondo perduto (circa il 68 %) e prestiti da restituire con interessi (circa il 32 %).
Verificare lo stanziamento dei fondi NextGenerationEU al Sud!
Ora sarà necessario analizzare quanto proposto dal Governo Draghi alla Commissione Europea. Si deve verificare se l’Italia abbia effettivamente rispettato i parametri stabiliti dall’Europa nell’assegnazione dei fondi a favore del Mezzogiorno. La petizione ha già fatto fare un primo passo alle autorità europee con la richiesta ufficiale di un’indagine preliminare. Ora tocca agli economisti del Sud verificare i dati. Il movimento meridionalista dovrà vigilare e attivarsi per il corretto stanziamento e utilizzo dei fondi.
Il presidente della commissione delle petizioni, Dolors Montserrat, ci ha invitati a seguire quanto deciso per il Piano per la Ripresa dell’Europa sul sito istituzionale europeo.
Continua la raccolta delle firme a sostegno della petizione meridionalista
Nel frattempo chiediamo a tutti i cittadini del Mezzogiorno di sostenere la petizione meridionalista seguendo le istruzioni sul sito europeo della Commissione Petizioni il cui link si può trovare nel sito www.meridionalisti.org
Anche se la commissione delle petizioni abbia già accettato la petizione, è importante aumentare il numero delle firme.