“Non escludo che per I’llva si possa prospettare una soluzione con una cordata italiana”. È la prima volta che il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, indica una via d’uscita tricolore per il gruppo siderurgico profondamente in crisi, sostenuto ormai da risorse pubbliche che la Commissione europea potrebbe presto considerare aiuti di Stato e come tali vietati dalle regole comunitarie. Una partita complicatissima, dai tanti risvolti, industriali, finanziari, ambientali, occupazionali ma anche geopolitici. La prossima settimana – annuncia la Guidi – arà pubblicato il bando per la cessione o l’affitto dell’Ilva. Il governo esclude il cosiddetto “spezzatino”. Quasi certamente nascerà una newco con la possibile partecipazione in minoranza della Cassa depositi e prestiti. Entro la fine di giugno la decisione. Si rispolvera la politica industriale: il 10 febbraio – dice il ministro – si terranno a Roma gli Stati generali dell’industria, “per capire quale modello industriale vogliamo per i prossimi vent’anni”.