Dagli Stati Uniti al Giappone, un decennio di ricerca. Il MedEatResearch dell’Università Suor Orsola Benincasa presenta i numeri del lavoro
Trenta ricercatori impegnati nei progetti, oltre duemila studenti coinvolti, più di cento tesi di ricerca realizzate, oltre duecentocinquanta videointerviste e diecimila minuti di memorie archiviate. Sono solo alcuni dei numeri che negli ultimi 10 anni hanno contraddistinto il lavoro scientifico internazionale (dagli Stati Uniti al Giappone) del MedEatResearch, il primo Centro di Ricerca universitario italiano specificamente dedicato alla Dieta Mediterranea.
Fondato nel 2012 all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dagli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro, il MedEatResearch è impegnato, con prestigiosi partenariati internazionali, nella salvaguardia della Dieta Mediterranea e contribuisce alla valorizzazione di questo patrimonio attraverso studi e ricerche finalizzati a ricostruire la storia e la genesi della Dieta Mediterranea.
Un lavoro che dal 2019 ha dato vita al Mediterranean Diet Virtual Museum (www.mediterraneandietvm.com), il primo museo digitale dedicato allo stile di vita mediterraneo riconosciuto patrimonio dell’umanità UNESCO, che raccoglie più di 250 videointerviste suddivise in diverse sezioni e altri materiali interattivi come l’Edutest della dieta mediterranea. Un museo interamente gratuito, open source, in italiano e in inglese, che mette in mostra testimonianze, frutto di attente ricerche etnografiche, di produttori, chef, artigiani, scienziati, contadini, artisti, pescatori e testimonial d’eccezione allo scopo di contribuire alla promozione del territorio campano, alla valorizzazione culturale delle sue tradizioni, vocazioni e produzioni, nonché al plusvalore simbolico delle filiere enogastronomiche di qualità campane sul mercato globale.
Tra i numerosi premi ricevuti per la sua attività il MedEatResearch nel 2016 è stato insignito anche del Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards, la più alta onorificenza europea nel settore del patrimonio culturale e naturale attribuita dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europa Nostra. Un’attività di ricerca e sensibilizzazione che il MedEatResearch in questi dieci anni ha svolto non solo in Italia, ma anche in giro per il mondo dagli Stati Uniti al Giappone. In Minnesota ha condotto una ricerca etnografica, nelle città di Saint Paul e Minneapolis, esemplari di middle cities statunitensi, per indagare le pratiche alimentari legate all’idea di Dieta Mediterranea nell’immaginario collettivo. L’indagine sulla percezione e la diffusione del cibo mediterraneo e italiano si è focalizzata in particolare sulla popolazione degli studenti universitari dimostrando quanto sia necessario nel mondo un percorso di divulgazione culturale che ‘liberi’ la cucina italiana dalla mera associazione ai carboidrati e ne racconti invece la vocazione più ampia legata alla dieta mediterranea e a prodotti di eccellenza anche tra frutta e verdure.
In Giappone il MedEatResearch ha preso parte al progetto di ricerca ‘Human and natural history in the system of food production’, confrontandosi con un team di studiosi provenienti da tutto il mondo su due aspetti di rilevanza antropologica nella Dieta Mediterranea: la condivisione del cibo e la convivialità.
In Italia il MedEatResearch svolge un grande lavoro di ricerca in Cilento sul rapporto tra Dieta mediterranea e longevità. Studi che hanno coinvolto i comuni di Pollica e di San Mauro Cilento per verificare la correlazione tra l’alimentazione tradizionale, lo stile di vita locale e i tassi di longevità effettivi di questa popolazione raccogliendo numerose testimonianze sullo stile di vita dei centenari cilentani oggi raccolte nel Museo Virtuale della Dieta Mediterranea.