Si é svolto oggi, presso la sede di Bruxelles del Parlamento europeo, un seminario dal titolo “Politiche di coesione e rigidità economiche. Gli squilibri regionali in Europa”, organizzato dal Gruppo dei Socialisti & Democratici.
Partendo dalle analisi della SVIMEZ, contenute nel Rapporto annuale sull´economia del Mezzogiorno, si é sviluppata una discussione, aperta dal saluto del Commissario alle Politiche regionali Corina Cretu e dal Presidente del Gruppo S&D, Gianni Pittella, che ha definito le sfide per i Mezzogiorni d`Europa rappresentate dal nuovo ciclo di politiche di coesione.
Il Presidente della SVIMEZ, Adriano Giannola, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato gli effetti asimmetrici dell’austerità, aggravata dall’appartenenza a un’area valutaria non ottimale, in mancanza di politiche adeguate a innescare veri processi di convergenza. “Il Mezzogiorno non è un problema solo meridionale – ha concluso Giannola – è un grande tema italiano ed europeo. Il Nord e il Sud sono uniti nella crisi italiana, ma senza un investimento strategico sulle potenzialità del Mezzogiorno l’Italia non potrà avere quella crescita robusta, da piú parti auspicata”.
Sui problemi di attuazione delle politiche di coesione nel Mezzogiorno sono intervenuti, da diversi punti di vista, il Prof. Robert Leonardi (esperto di politiche regionali, dell’Università LUISS “Guido Carli”) e i funzionari della Commissione Dg Regio, che seguono i programmi per l’Italia e il Mezzogiorno, dott. Willebrordus Sluijters e Lucio Paderi.
La MEP Elisa Ferreira, coordinatrice del Gruppo S&D all’ECON Committee ha chiarito la complessità del quadro macroeconomico in cui si inseriscono le politiche di coesione, confermando quanto gli squilibri regionali di sviluppo e competitività siano una delle sfide principali che si pongono nello scenario europeo e in particolare nell’Eurozona.
A tirare le conclusioni dell’interessante e partecipato dibattito, coordinato dal dott. Giuseppe Provenzano della SVIMEZ, l’intervento di Andrea Cozzolino, Vice Presidente della REGI Committee e vero ispiratore dell’iniziativa, che ha chiesto agli studiosi presenti ulteriori approfondimenti sull’economia e la società delle aree della convergenza. “Dobbiamo avviare una riflessione profonda – ha detto Cozzolino – ripensare la politica di coesione per uscire definitivamente dalla lunga stagione delle politiche di austerità, correggendo i caratteri della governance economica europea”.