di SIMONA D’ALBORA
Fu una vera emergenza quella che colpì l’ultimo dell’anno, anzi fu considerato uno scandalo: nella notte tra il 30 e il 31 dicembre 200 marcarono visita, ricordiamo il freddo intenso di quelle giornate, nelle quali nevicò abbondantemente, ma ricordiamo anche i rifiuti rimasti in strada e gli altri spazzini costretti a un superlavoro con notevoli disagi per tutti. “A leggere in maniera attenta e seria i dati – minimizzò Sodano – non si può parlare di malattia di massa bensì di una situazione che per le condizioni meteo e per l’età degli operai, appare più che fisiologica”
In Asia lavorano 1436 operatori ecologici, 528 autisti e 47 operai di altro genere, per un totale di 2011 dipendenti. A tale numero bisogna aggiungere 96 impiegati, 8 quadri e 7 dirigenti. Sommandoli agli altri dipendenti, nell’Asia tra operai e dirigenti lavorano 2322 persone.
Su 2011 dipendenti tra operatori ecologici, autisti e operai in 438 hanno qualche limitazione di autonomia, 1 su cinque, quindi, stando ai dati, avrebbe qualche inabilità sul lavoro. A questi vanno aggiunti 10 impiegati per comprendere il quadro delle tipologie di limitazione: il 48% dei lavoratori è inabilitato al lavoro notturno, mentre il 50% al movimento carichi e il 20% alle attività sedentarie. Dalle percentuali si nota, inoltre, che qualcuno presenta più di una limitazione.