Ho intervistato Laura Giordani eclettica attrice Catanese di cinema e teatro ospite quest’estate della Manifestazione diretta da Davide Catalano “Corti in cortile”
- Sei stata la Katia delle “Sorelle Macaluso” di Emma Dante una Katia palermitana quanto ti è venuto difficile interpretarla
R: Moltissimo perchè il catanese ha una cadanza completamente diversa da quella palermitana è proprio all’opposto per impararla c’è ne voluto, poi alla fine ho chiesto indicazioni ad un ragazzo oriundo palermitano da lì ho capito tante cose e poi è stata una passeggiata
- Oltre alla cadenza anche la personalità di Katia è completamente diversa dalla tua
R: Totalmente diversa, quando m’intervistate io dico sempre la stassa cosa, è stato il ruolo più difficile della mia vita perchè nei vari personaggi che ho incontrato qualcosa sono sempre riuscita a trovarla in comune in Katia no non riuscivo a trovare degli appigli poi Emma, che è una regista straordinaria, mi ha aiutata moltissimo e finalmente sono riuscita a beccare il personaggio e alla fine è stata molto soddisfatta di me come delle altre sorelle Macaluso.
- Un cast tutto al femminile a Venezia avete anche vinto il Premio “Pasinetti” è scattata tra di voi un pò di competizione
R: nell’ambito lavorativo io non amo la competizione,l’ammetto solo a livello agonistico,ma nel lavoro anzi sono la prima fan delle mie colleghe ,Egle Doria è anche un’amica infatti ci conosciamo da quando abbiamo frequentato lo stesso corso al Teatro Stabile di Catania ma fra tutte è stato un dare ed un ricevere anche perchè durante le prove Emma è stata molto dura con tutte di conseguenza ci aiutavamo, ci appoggiavamo, ci davamo dei consigli con la stessa Donatella Finocchiaro che ha più esperienza cinematografica rispetto a noi quindi devo dire che non c’è stata competizione ma c’è stato un cammino che abbiamo fatto insieme, tutt’oggi siamo molto legate tra noi “Sorelle Macaluso” ci scriviamo, gioiamo dei successi le une delle altre
- Com’è stata quest’esperienza con E. Dante
R: Come ti dicevo durante le prove è stata molto dura ma probabilmente è una sua tecnica lavorativa quella di andare ad intaccare la sfera pubblica e privata delle artiste con cui sta lavorando per fare uscire i personaggi poi infatti una volta usciti i personaggi durante le riprese, ha avuto un cambiamento repentino ed è stata con noi come una mamma molto dolce e carina, infatti spesso la chiamavamo “mamma Emma”.
- Tu nella tua carriera hai fatto di tutto all’inizio interpretavi anche favole per bambini perchè non ne fai più?
R: Non è che non ne faccio più per scelta in realtà non mi sono più capitate e poi chiaramente ad un certo punto della tua carriera cerchi altro.
- Scrivi anche cortometraggi
R: SI,mi sono scritta, diretta ed interpretata un corto perchè sono occasioni che difficilmente arrivano nella vita dato che ci sono determinati clichè se sei magra puoi fare il drammatico se non lo sei devi fare per forza il comico io mi sono sempre sentita in grado di fare tutto dandone anche dimostrazione e quando le occasioni non mi sono arrivate me le sono date io da sola, meglio di così.
- E nel drammatico come ti sei trovata ?
R: Il drammatico lo amo follemente, io sia in scena che nella vita sono una grande comica ho interpretato ruoli comici, grotteschi, brillanti però nel ruolo drammatico come si dice in Svezia :” ma’ ricrio”
- Hai fatto anche un musical con Raimondo Todaro
R: Si,Raimondo oltre ad essere un talento straordinario è un ragazzo tenero, dolce, disponibile, quindi non è mancato niente in quel musical c’era il divertimento, l’aiutarsi, il prendere il meglio l’uno dall’altro e tutto questo lo riportavamo in scena è stato bellissimo, un rapporto stupendo non solo con lui ma con tutti i colleghi ballerini è stata un’esperienza meravigliosa basta dire che la Regia era di Gisella Calì.
- Tu oltre a cantare ballavi ?
R: Si, in alcune parti anche ballavo, alla Scuola del Teatro Stabile c’insegnavano anche la danza e devo dire che mi è tornata utile in molte cose, ancora oggi, quando costruisco i miei spettacoli, qualcosina di danza gliela metto perchè mi diverto e perchè la gente vuole essere sorpresa con ragione perchè un’attrice deve sapere fare tutto.
- Tu hai costruito uno spettacolo su Rosa Balistreri
R: Si, è uno spettacolo che porto in giro da 15 anni con il mio chitarrista Mimmo Aiola che è anche ricercatore e compositore, con lui abbiamo messo su questo spettacolo sulla Balistreri scritto, interpretato e diretto da noi stessi,lo facemmo anche l’anno scorso in Calabria prima che io mi recassi a Venezia a presentare “Le Sorelle Macaluso”.
- Tu durante il lockdown hai avuto una simpatica iniziativa hai tenuto compagnia in Internet ai tuoi fan facendo “Le Carinerie”
R: Si è vero ma come le sai queste cose, una carineria al giorno leva il Coronavirus di torno, era qusto lo slogan, mi sembrava bello far gioire le persone in quel periodo buio, con qualcosa che non fosse solo la TV oppure i film, mi sono sentita di stare a contatto con le persone che sono sempre venute ai miei spettacoli, perchè dopo 25 anni di carriera è normale c’è gente che ti segue, grazie a Dio, ed è stato bello perchè tutti mi ringraziavano, addirittura alcuni mi dicevano:” che fai, la leggi questa cosa mi farebbe piacere” oppure mi passavano delle cose da Internet, un’unione nella disunione di quel momento, nella lontananza di quel periodo siamo stati un pò più vicini.