Le prime pagine di oggi sono dedicate alle manifestazioni pro diritti civili tenute ieri in circa un centinaio di piazza italiane. Il Corriere della Sera e Repubblica, però, scelgono di aprire con un’altra notizia: il Corriere – che in prima pagina ha anche un’intervista a Beppe Grillo – titola con un’intervista al ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, Repubblicainvece su una presunta proposta di escludere la Grecia dal trattato di Schengen. Altrove compare la notizia di un presunto supporto degli Stati Uniti a un’azione militare in Libia. I quotidiani sportivi si occupano perlopiù del pareggio del Milan con l’Empoli e del posticipo di stasera fra Juventus e Roma.
Politica interna
Unioni civili – È il tema che agita la politica in questi giorni. Dopo la presentazione degli emendamenti al ddl Cirinnà in Senato il Pd è diviso, Ncd si sfila e per raggiungere la maggioranza in aula il governo dovrà fare affidamento su M5S, Sel e verdiniani. Renzi non intende correre rischi e sta pensando di blindare il provvedimento: un patto con la minoranza del partito per evitare modifiche al testo che uscirà dal Senato. Ma mentre nei corridoi della politica si discute di maggioranze variabili e possibile ricorso alla tecnica del “canguro” per eliminare in un colpo solo centinaia di emendamenti, i cittadini vogliono far sentire la loro voce su un tema fondamentale che interessa tutti: ieri manifestazioni nelle piazze di 98 città per i pari diritti alle coppie dello stesso sesso. Il 30 gennaio ci sarà la contro-manifestazione dedicata al family day, la Lega e il centrodestra preparano il corteo di Roma.
Politica estera
Schengen – L’allarme arriva dalla Lagarde (Fmi) che, parlando a Davos, dove si trova per il Forum mondiale dell’economia, avverte: la chiusura delle frontiere e la possibile uscita di Londra dalla Ue minano alla base l’idea di un’Europa unita e mettono a rischio la moneta unica. Invece affrontare la crisi dei rifugiati nel modo corretto, secondo la Lagarde, porterebbe benefici all’economia con una spinta al Pil dello 0,2%. Ma la tensione sul problema dei profughi è destinata a montare: ieri la stampa tedesca ha rilanciato l’ipotesi che Germania, Austria, Belgio, Svezia e Danimarca vogliano chiedere la sospensione di Shengen per due anni. E intanto raccoglie consensi a Bruxelles la proposta slovena di costruire un muro per sigillare il confine Grecia-Macedonia per impedire l’afflusso di migranti. Atene protesta perché teme di restare isolata.
Isis – Se la diplomazia dovesse fallire, per fermare gli jihadisti in Libia e in Siria gli Usa hanno pronta un’azione militare. È quanto affermato dal vicepresidente Biden in visita in Turchia. Le dichiarazioni non sono piaciute a Mosca che le ha considerate “distruttive”. E questo proprio nel giorno in cui il segretario di Stato Kerry aveva avanzato l’ipotesi di revocare le sanzioni alla Russia se questa rispetterà gli impegni sulla pace in Ucraina.
Economia e Finanza
Bad bank – Errore di comunicazione: è questo che Padoan rimprovera alla Bce. Secondo il nostro ministro i crolli borsistici di alcune banche nella scorsa settimana sono stati indotti da un errore di comunicazione della Bce che si sarebbe mostrata poco accorta inviando un questionario sui crediti in sofferenza alle nostre banche, mossa interpretata dal mercato come un preavviso di provvedimenti imminenti, per fortuna le uscite pubbliche di Draghi negli ultimi giorni hanno raddrizzato la situazione. Padoan, parlando a Davos con i giornalisti, ha spiegato che al consiglio dei ministri della prossima settimana ci sarà un insieme di misure relative al sistema bancario che comprenderanno anche il riassetto del credito cooperativo, con una super-holding che le accorperà. Per quanto riguarda le sofferenze bancarie, il governo interverrà per rendere più facile e veloce la cessione dei crediti deteriorati, mentre occorre il via libera di Bruxelles per il varo della bad bank “leggera” di cui si parla da giorni.
P.a. – Il ministero aggiorna i numeri: nel 2014 sono stati licenziati 227 dipendenti pubblici. In un’intervista al Corsera il ministro Madia illustra le nuove regole: il dirigente che non licenzia i dipendenti sanzionabili sarà a sua volta licenziato.