La notizia principale è l’accordo con l’Unione Europea annunciato ieri dal ministro dell’economia Padoan sulla gestione delle sofferenze delle banche italiane. Il Corriere della Sera e Libero titolano invece sulle statue coperte in Campidoglio durante la visita del Presidente iraniano Rouhani, l’Unità si occupa della legge sulle unioni civili, sulla quale il PD sembra avere ritrovato una posizione comune, il Giornale apre sulla decisione della Danimarca di confiscare i beni di valore ai profughi per contribuire alle spese per il loro mantenimento, il Fatto commenta il voto del gruppo di Verdini sulla mozione di sfiducia a Renzi e Boschi al Senato, e il Manifesto segue le manifestazioni di protesta degli operai in diverse fabbriche italiane. I quotidiani sportivi aprono con la vittoria del Milan sull’Alessandria nell’andata delle semifinali di coppa Italia e con l’indagine su molte squadre per evasione fiscale.
Politica interna
Unioni civili – Il Partito democratico ha ritrovato l’unità sulle unioni civili. Luigi Zanda promette: “Non andremo in ordine sparso”. E la soluzione, all’alba della discussione della legge in Senato, potrebbe essere l’”adozione temperata”: una fase di pre-adozione durante la quale toccherebbe al giudice verificare il contesto affettivo in cui si verrebbe a trovare il minore. Nell’assemblea dei senatori Pd si è deciso di votare all’unanimità per il ddl Cirinnà, con o senza stepchild adoption. Il lodo Zanda lascia libertà di coscienza sull’adozione e sugli altri passaggi più sensibili, da decidere tra una settimana nell’ufficio di presidenza del gruppo, ma non concede di differenziarsi sulle pregiudiziali di costituzionalità e sul voto finale.
M5S – Il Movimento 5 Stelle si concentra sulle amministrative dopo il caso di Quarto. Il blog rilancia la regola delle scorse regionali: non saranno certificate liste con dentro persone già candidate da altri partiti. A Roma è inoltre obbligatoria la firma di una dichiarazione che attesta di non aver mai avuto a che fare con cooperative coinvolte in Mafia Capitale. E proprio Roma è sotto i riflettori del direttorio, con Alessandro Di Battista che riporta direttamente a Gianroberto Casaleggio riguardo al problema della concorrenza tra i due candidati principali, i consiglieri uscenti Marcello De Vito e Virginia Raggi. A Napoli il nome del candidato sarà comunicato solo a febbraio, ma il programma è già pronto (migliorabile on-line), mentre a Torino la candidata Chiara Appendino è seconda nei sondaggi a 14 punti da Piero Fassino. Spinoso il caso di Milano, dove Patrizia Bedori non convince né i vertici né la comunicazione.
Politica estera
Berlino – Venerdì prossimo ci sarà l’atteso incontro tra il premier Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel. Negli ambienti politici tedeschi c’è la voglia di gettarsi alle spalle le polemiche degli ultimi tempi tra i due governi. La posizione che terrà la Merkel venerdì sarà dunque orientata a dare un’idea di comunione d’intenti tra Berlino e Roma. La sua intenzione è di discutere di cose concrete e di trovare un modo per superare le frizioni. Sul fronte economico la cancelliera riconosce l’importanza e la portata delle riforme fatte e previste dal governo italiano, mentre sulla questione immigrati darà pieno supporto all’Italia nel controllare le frontiere esterne, in particolare nel Mediterraneo, ma chiederà che gli hot spot per la registrazione degli ingressi vengano fatti funzionare. Se infine Renzi dovesse parlare della questione del Nord Stream 2, che vede impegnate aziende tedesche con la russa Gazprom nel pieno delle sanzioni contro Mosca, Merkel gli farà probabilmente capire che è buona cosa lasciare la questione alla Commissione Ue che ne vaglierà legittimità e opportunità.
Vaticano – L’incontro di ieri tra Papa Francesco e il presidente iraniano Hassan Rouhani è una tappa importante nella strategia del dialogo perpetrata dal pontefice. La Santa Sede informa che il colloquio “cordiale” è durato 40 minuti, durante il quale “ci si è soffermati sulla conclusione e l’applicazione dell’Accordo sul nucleare” ma soprattutto sulla consapevolezza del “ruolo importante che l’Iran è chiamato a svolgere, insieme ad altri Paesi della Regione, per promuovere adeguate soluzioni politiche alle problematiche che affliggono il Medio Oriente, contrastando la diffusione del terrorismo e il traffico di armi”.
Libia – Nell’ultima settimana gli strateghi del Pentagono, dopo un incontro con i partner atlantici, hanno prefigurato un’azione decisa contro lo Stato Islamico in Libia. Sono partite le consultazioni per mettere a punto un’operazione che prevede raid di caccia e droni, incursioni di forze speciali e l’utilizzo di un contingente per stabilizzare. Il responsabile del Centcom, il generale Joseph Votel, durante una conferenza a Washington il 20 gennaio ha fornito degli elementi interessanti sulle linee guida dell’intervento: l’Isis va colpito prima che possa espandersi negli Stati vicini, occorre sostenere le autorità locali e portare avanti un lavoro di intelligence per capire meglio lo scenario nel quale si andrà a operare.
Economia e finanza
Banche – Dopo un negoziato terminato alle dieci di ieri sera il governo ha trovato l’accordo con la Commissione europea sui crediti deteriorati delle banche italiane. Tutto ruota intorno alla Cartolarizzazione delle sofferenze: “Abbiamo raggiunto un accordo su un meccanismo di garanzia che rappresenta uno strumento molto utile per la gestione delle sofferenze” del sistema bancario, afferma Padoan uscendo dal palazzo della Commissione Ue. Si tratta del veicolo per scaricare i 200 miliardi di crediti deteriorati dalle banche che Bruxelles, per evitare ogni forma di illecito aiuto di Stato, ha smontato al punto che viene ormai chiamato “bad bank light”. Una soluzione di compromesso, che non risolve tutti i problemi delle nostre banche, ma che doveva essere raggiunta a tutti i costi per tranquillizzare gli investitori. L’accordo prevede la possibilità per le banche di vendere alla propria bad bank titoli che contengono i crediti deteriorati. La garanzia arriva direttamente dal Tesoro, che mette a disposizione 40 miliardi per assicurarli. Il costo della garanzia aumenta nel corso del tempo. Bruxelles controllerà l’attuazione dello schema per assicurare che non contenga aiuti di Stato.
Moody’s – Ieri l’agenzia Moody’s ha alzato il rating sui depositi di 18 banche italiane che erano sotto osservazione dall’ottobre scorso per un possibile upgrade. Una promozione che deriva dal recepimento in Italia della direttiva europea sulle risoluzioni bancarie che assicura piena tutela ai depositi rispetto al debito senior e junior.