Politica interna

Caso Guidi: Dopo aver provocato le dimissioni di Federica Guidi, l’inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata si allarga e arriva a coinvolgere anche il capo della Marina militare, l’ammiraglio De Giorgi, da ieri tra gli indagati. L’ex Ministro e anche il Ministro Boschi, non indagati, saranno presto sentiti dai pubblici ministeri, che intanto faranno ricorso contro il mancato arresto di Gianluca Gemelli, compagno della Guidi, e le opposizioni si sono scatenate, presentando due mozioni di sfiducia, una del centro destra e del Movimento 5 Stelle. Da parte sua il Governo ha risposto rivendicando la bontà degli emendamenti al centro della bufera, ammettendo però gli errori materiali e gli atteggiamenti inopportuni dell’oramai ex Ministro Guidi, per la cui sostituzione sono in pole i sottosegretari Bellanova e De Vincenti. Renzi è convinto che le mozioni di sfiducia faranno un buco nell’acqua in Parlamento, mentre il Ministro Boschi si difende a mezzo stampa con un’intervista a La Stampa: “Posso sbagliare ma mai in malafede, poteri forti contro il governo”.

Roma: I lusinghieri sondaggi diffusi ieri da Ipsos sulle amministrative di Roma, con Giorgia Meloni al 20% delle intenzioni di voto dietro alla pentastellata Raggi (27,5%) e al Pd Giachetti (22,5%), hanno dato fiducia alla candidata di Fratelli d’Italia e Lega Nord, che ha invocato nuovamente l’unità del centrodestra. Se infatti il candidato di Forza Italia, Guido Bertolaso, accreditato del 12% dei consensi, dovesse ritirarsi dai giochi, le destra a Roma potrebbe fare il colpaccio, soprattutto in caso di ballottaggio. Ai suoi però Silvio Berlusconi continua a ripetere che i sondaggi per Bertolaso in questa fase non contano nulla e che si andrà avanti così, senza darla vinta a chi in questi giorni, più o meno velatamente, sta mettendo in discussione la sua leadership nel centrodestra.

Politica estera

Immigrazione: Il Governo austriaco ha deciso di mandare l’esercito al confine con l’Italia, presso il valico del Brennero, per vigilare tramite “controlli serrati” sui flussi migratori dal Sud al Nord dell’Europa. Nonostante sia fissato per domani il via alla fase operativa dell’accordo sui migranti siglato tra Turchia e Unione europea coi conseguenti primi rimpatri, la decisione di Vienna testimonia lo scetticismo presente in molte Cancellerie occidentali, preoccupate soprattutto che con l’arrivo di condizioni meteo più favorevoli per gli sbarchi, la rotta mediterranea verso Italia e Grecia possa essere presa d’assalto.   

Siria: Un’inchiesta giornalistica internazionale ha portato alla luce un esclusivo documento redatto dalla comunità alawita siriana, che conta tre milioni di cittadini tra cui anche il presidente Assad. Per la prima volta la minoranza avrebbe espresso la volontà di un cambio al vertice del potere a Damasco e sarebbe pronta a iniziare una transizione in grado di far cessare la guerra civile che insanguina il Paese da anni. Gli alawiti chiedono però che sia garantita protezione al rais e al vecchio establishment alawita che continua a tenere in piedi il regime.

Economia e Finanza

Pensioni: La Corte dei Conti ha calcolato che le riforme previdenziali del 2007 e del 2010/2011 hanno portato a risparmi di 30 miliardi di euro l’anno per le casse dello Stato. I sindacati uniti sono però tornati a chiedere, manifestando ieri in varie città d’Italia, che il Governo cambi strada, introducendo forme di flessibilità che tutelino i lavori usuranti e che abbraccino il principio per cui 41 anni di contributi o i 62 anni d’età debbano essere sufficienti per aver diritto alla pensione. A manifestazioni concluse però, il Premier getta benzina sul fuoco nei rapporti coi sindacati difendendo per l’ennesima volta il Jobs Act: “Si è detto che c’era uno squallido disegno contro i lavoratori ma io penso che in questo Paese abbia fatto più Marchionne che certi sindacalisti”.

Grecia: Wikileaks ha pubblicato alcune intercettazioni ambientali tra due alti funzionari del Fondo monetario internazionale attivi sul dossier Grecia, rispetto alla quale l’Fmi è grande creditore assieme alla Bce e all’Unione europea. I contenuti delle intercettazioni stanno creando grande imbarazzo e hanno provocato le proteste dell’esecutivo di Tsipras, dal momento che uno dei due funzionari arriva ad augurarsi un altro rischio default di Atene e sostiene che il Paese otterrà risultati solo se resterà senza soldi. Per arrivare a questo obiettivo l’ideale sarebbe fare pressioni anche sulla Merkel, sostiene il capo del Fondo per l’Europa. Alexis Tsipras ha scritto una lettera a Christine Lagarde, chiedendo chiarimenti.

Conti Italia: Il governo italiano punta i piedi con la Ue su flessibilità e regole sui conti. La presa di posizione con cui, in attesa di una risposta formale, la Commissione europea ha reagito alla lettera di otto ministri europei che chiedono una diversa metodologia per stimare l’output gap (la distanza tra la crescita potenziale dì un`economia, in condizioni normali, e quella effettivamente conseguita) non ha soddisfatto il governo. Il problema è come calcolare questo gap. Dal punto di vista italiano, il nuovo sistema di misurazione potrebbe essere applicato già nelle prossime settimane, quando saranno valutati i Programmi di Stabilità dei vari Paesi. Se così non fosse, allora si aprirebbe con tutta probabilità una questione politica. Intanto il governo resta freddo verso la Ue. Il ministro all’economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato diverse volte come la risposta data in Europa alla grande recessione sia stata ben meno efficace di quella americana.