Riforme – Nel Pd è arrivato il giorno della conta: oggi è fissata la riunione della direzione che voterà sulla linea da seguire in Aula sulla riforma. Mentre si continua a lavorare per trovare un accordo con la minoranza del partito, dalla Boschi arriva l’ennesimo ultimatum sventolando lo spauracchio del dopo-Renzi: se questo governo fallisce, è la minaccia del ministro per le Riforme, sarà un favore alla Lega e al M5S. Da Forza italia arriva un irrigidimento sulla riforma del Senato, dettato forse dalla speranza di ricattare il governo per riaprire una trattativa sull’Italicum.
Politica estera
Elezioni in Grecia – La tanto attesa tornata elettorale ha sancito la vittoria di Syriza, il partito del premier uscente Tsipras che ha raggiunto il 35,5% sfiorando la maggioranza assoluta, ora sarà quindi necessario formare un governo di coalizione con i nazionalisti di Anel, partito conservatore di Greci Indipendenti, che ha superato lo sbarramento del 3% e ha conquistato dieci seggi. Non ce l’hanno fatta invece i dissidenti del partito di Tsipras che restano fuori dal Parlamento. I neonazisti di Alba Dorata si confermano terzo partito nel Paese e continuano a registrare una crescita di consensi. Da segnalare l’ affluenza alle urne che si ferma al 55%, la più bassa mai registrata in Grecia.
Il Papa a Cuba – Prima la messa celebrata in una piazza gremita da mezzo milione di persone, poi l’incontro riservato con Fidel Castro, una quarantina di minuti di conversazione in un clima informale e cordiale. Sono i due appuntamenti che hanno contraddistinto la giornata di Bergoglio all’Avana. Nell’omelia Papa Francesco mette in guardia dalle ideologie e invita a mettersi al servizio dei più deboli, parole che, pronunciate in Piazza della Rivoluzione sotto un grande ritratto di Che Guevara, hanno assunto il tono di un richiamo a tutti i regimi politici.
Immigrazione – Domani si ritrovano a Bruxelles i ministri degli Interni Ue. Si cerca un’intesa per ripartire 120 mila profughi e una bozza di compromesso elimina l’obbligo di accoglienza per quote puntando sulla volontarietà. Spunta anche l’ipotesi di una multa da 6500 euro per ogni profugo rifiutato. Intanto ieri il segretario di Stato John Kerry ha annunciato che gli Usa sono pronti ad accogliere 100 mila rifugiati nel 2017.
Economia e Finanza
Manovra – Il taglio della spesa pubblica potrebbe essere meno doloroso del previsto. Infatti, stando alla nota di aggiornamento del Def, la spending review sarà meno corposa e i tagli agli sgravi fiscali e agli incentivi alle imprese saranno più graduali. Il ministero dell’Economia ha smentito le voci circolate nei giorni scorsi di una presunta contrapposizione con Renzi sul tema delle pensioni, anzi dallo stesso Padoan sono arrivate aperture verso le donne e chi è rimasto senza lavoro. Per quanto riguarda la flessibilità in uscita, spuntano i primi numeri: chi lascia prima dell’età pensionabile subirebbe una decurtazione del 2% per ogni anno di anticipo.